Firenze – La questione biblioteche torna a far rumore nel panorama fiorentino. Il fallimento del tavolo per il tentativo di raffreddamento che si è tenuto martedì scorso presso la Prefettura di Firenze, su richiesta di Cobas,Uil e Usb, in relazione
all’annosa questione del personale in appalto delle biblioteche del Comune di
Firenze e del loro futuro professionale e lavorativo, apre l’ennesima guerra.
Le parti coinvolte erano quelle sindacali, il Comune di Firenze e l’ATI (il consorzio che ha in appalto il servizio), convocate dalla Prefettura.
“Il Comune di Firenze, dimostrando ancora una volta la propria arroganza, nonché il suo totale disinteresse, non si è presentato, né ha mandato giustificazioni in merito – dicono i sindacati – questo disinteresse ed arroganza sono estremamente gravi, in quanto in gioco ci sono il lavoro e il futuro di circa 100 lavoratori e lavoratrici che da tantissimi anni mandano avanti i servizi bibliotecari e archivistici della città”.
Del resto, è da mesi che i lavoratori e le lavoratrici chiedono l’apertura di un confronto con l’Amministrazione Comunale, che “è invece sorda ad ogni richiesta -spiegano i lavoratori – naturalmente la mancata ingiustificabile assenza
del Comune di Firenze ha reso impossibile ogni confronto e pertanto l’esito della
procedura di raffreddamento è stata negativa”.
Per il futuro, “le OO.SS. e i lavoratori e le lavoratrici attiveranno tutte le iniziative necessarie, compreso scioperi e manifestazioni per dare la giusta risposta a chi non rispetta la dignità e i diritti legittimi di chi lavora. E non finisce qui”, promettono i bibliotecari.