Firenze – Lo stato di agitazione che da venerdì 3 dicembre scuote le cento lavoratrici e lavoratori esternalizzati delle biblioteche e dell’archivio di Firenze non cessa. Anzi, le preoccupazioni che attanagliano gli operatori per la nuova gara di appalto, sulla quale gravano ombre pesanti a causa delle “scelte economiche insufficienti da parte dell’amministrazione comunale fiorentina”, come dicono i lavoratori secondo i quali il nuovo appalto vede un budget diminuito di 2 milioni in 4 anni, crescono a seguito della diserzione dell’amministrazione, avvenuta lunedì scorso 20 dicembre, rispetto alla procedura di raffreddamento che si è tenuta in prefettura, facendola di fatto fallire.
Biblioteche, prossimo incontro giovedì col sindaco
Tra le tante iniziative organizzate, oltre alle assemblee e picchetti, è stata redatta una lettera dal personale in appalto indirizzata al Sindaco Dario Nardella, dove si fa il quadro generale di una situazione lavorativa che i sindacati ritengono “non più sostenibile, con la viva speranza che si prendano dei provvedimenti politici chiari e puntuali a salvaguardia della tenuta occupazionale e contrattuale di chi ogni giorno porta avanti servizi ritenuti essenziali per la cittadinanza fiorentina”. La prossima data è l’incontro che gli operatori avranno giovedì prossimo con il sindaco Dario Nardella, che ha avocato a se’ le deleghe della Cultura a seguito dell’uscita del precedente assessore, Tommaso Sacchi, chiamato a Milano nella giunta di Beppe Sala.