Firenze – E’ stato approvato oggi in Consiglio il nuovo regolamento delle Biblioteche Comunali Fiorentine, presentato dall’assessore alla cultura Tommaso Sacchi con una delibera che rappresenta “una rivoluzione organizzativa e nella loro fruizione da parte dei cittadini”. “Con il nuovo regolamento – ha spiegato l’assessore – inseriamo elementi innovativi che guardano al futuro delle biblioteche e colgono l’occasione per racchiudere in un unico testo quello che fino ad ora era disciplinato con più normative diverse. Adesso si sancisce la nascita del sistema delle biblioteche comunali fiorentine con la definizione delle biblioteche che ne fanno parte, suddivise per tipologia, incluso il Bibliobus che acquisisce la dignità di biblioteca a tutti gli effetti, circolante in tutta la città”.
Il nuovo regolamento sancisce anche il ruolo delle realtà associative nella vita culturale delle biblioteche e le opportunità di partecipazione offerte anche dai Patti di collaborazione, sempre nell’ottica di potenziare i servizi offerti, tutti completamente gratuiti per i cittadini.
Superando le diverse normative sulle biblioteche comunali che si sono succedute nel tempo, si crea così un Sistema bibliotecario cittadino in grado di offrire servizi uniformi ed omogenei, con una nuova organizzazione coordinata, anche riguardo all’intensa attività culturale e di promozione della lettura che le biblioteche svolgono, anche in collaborazione con le realtà associative del territorio.
Sulla questione del nuovo regolamento per le biblioteche fiorentine intervengono i consiglieri di Spc Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, critici sulle modalità.
“I servizi bibliotecari sono essenziali? Sì, come lo è la cultura nella nostra città. Per questo riteniamo che sia stato un errore gestirli con gli appalti, invece che con adeguati investimenti e assunzioni, mentre oggi la priorità assoluta deve essere la tutela di chi già opera nel settore – si legge nella nota di Spc – a fine della scorsa consiliatura, questa stessa delibera era saltata per l’assenza di documentazione, come denunciato da Firenze Riparte a Sinistra: un rispetto delle regole che ancora non viene accettato dalla maggioranza, molto nervosa in aula. Sono due giorni che da parte del Partito Democratico c’è fatica nel garantire le presenze necessarie per votare atti importanti, immaginiamo che sia più questo che il caldo a innervosire il centrosinistra”.
“Nel merito siamo soddisfatti che sia stato accolto di rivedere il linguaggio del regolamento con attenzione alla parità di genere, mentre prendiamo atto di come emendamenti già votati nel 2019, a tutela di chi lavora e delle mansioni svolte, siano stati invece respinti. Sono passati due anni e sostanzialmente è stato riproposto lo stesso testo, senza novità: meno male che era una priorità… Anzi una novità c’è: la chiusura della maggioranza verso le proposte della sinistra, già accolte nella precedente consiliatura. Non abbiamo quindi potuto votare a favore, scegliendo l’astensione”.
“Adesso verificheremo i margini di confronto sul rilancio dei servizi bibliotecari e l’internalizzazione, tutelando il personale già impiegato. Non ci sottrarremo a nessun confronto, lo abbiamo dimostrato concretamente in questi due giorni”.