Si avvicina il 70° della liberazione di Firenze e, in sintonia con l’anniversario, nella Biblioteca degli Uffizi c’è la possibilità di sfogliare un emozionante inedito.
Quale rapporto può mai legare la Parker – notissima industria americana di penne – e la testa della statua della Primavera di Ponte Santa Trinita, scolpita da Pietro Francavilla nel 1590 e “smarrita” nel 1944?
Nel 1958, cioè 14 anni dopo il passaggio della guerra a Firenze, la Parker mise una vera e propria “taglia” su quella testa: si trattava della ricompensa di 3mila dollari a chiunque trovasse o restituisse il prezioso complemento della celebre scultura, dispersa in Arno in seguito alla nota distruzione dei ponti fiorentini dell’agosto 1944.
Mentre il ponte veniva ricostruito (grazie anche al “Committee for the reconstruction of St. Trinita bridge”, ubicato in Via Tornabuoni 16 e il cui segretario generale era Luigi Bellini), l’attenzione mondiale fu richiamata all’affascinante ricerca grazie anche alla locandina che la Parker diffuse in tutto il mondo, in molte lingue e alfabeti (greco, indi, giapponese…). Non veniva esclusa, infatti, l’ipotesi che qualche soldato delle truppe liberatrici avesse portato a casa un “souvenir” (una sorta di “citazione” dell’episodio la troviamo nel film “Miracolo a Sant’Anna” di Spike Lee).
Poi la testa della Primavera nel 1961 venne recuperata e ricollocata sulle spalle della statua.
La Biblioteca degli Uffizi possiede un elegante dossier rilegato – opera unica, assimilabile a un manoscritto, e insieme ai manoscritti conservato – che raccoglie tutti i ritagli di stampa, i volantini e le fotografie che raccontano la vicenda, dall’emissione della taglia al ritrovamento della testa, e alla sua esposizione in Palazzo Vecchio prima di essere risistemata.
Il fatto è stato raccontato da Paolo Paoletti nel suo Il Ponte a Santa Trinita. Com’era e dov’era (Becocci 1987. Paoletti cita il dossier in bibliogrefia), ma la documentazione conservata alla Biblioteca degli Uffizi rimane tuttora inedita e misconosciuta.
Il prezioso materiale che oggi torna d’attualità, è arrivato nella Biblioteca degli Uffizi come dono di Giuseppe Fantacci, rappresentante italiano della Parker e promotore di quel gesto liberale da parte della casa americana.
Infine una curiosità: nel novembre del 2006 la statua scolpita da Francavilla fu al centro di un’altra operazione particolare. È di allora, infatti, il riposizionamento del gomito destro, staccato anch’esso di netto in seguito alla distruzione del Ponte Santa Trinita del 1944, recuperato nel 1974 e poi ritenuto perduto per una trentina di anni.