Si è conclusa ieri la Milano Digital Week 2021, svoltasi per il secondo anno consecutivo in edizione interamente digitale e che ha proposto, come di consueto, un importante confronto sui temi dell’innovazione e della trasformazione digitale.
Città equa e sostenibile è l’argomento scelto per la quarta edizione. “La sostenibilità per noi è un passaggio di conoscenza alle generazioni successive”, ha detto Nicola Zanardi, curatore della rassegna, durante la conferenza stampa di presentazione. “Dobbiamo dare una strumentazione cognitiva la più ampia possibile alle generazioni che verranno dopo di noi. Il digitale è un bene essenziale, che come l’acqua e come altri elementi vitali deve diventare un bene comune. Questo deve essere il vero obiettivo che ci dobbiamo porre per la missione di questa manifestazione”.
La costruzione del palinsesto è cominciata dall’analisi di quattro tematiche: sostenibilità, uguaglianza, diritti e inclusione. Un’agenda ricca di appuntamenti: duecento gli speaker e oltre seicentocinquanta gli eventi online, che rimarranno disponibili on-demand, permettendo così ad ognuno di crearsi la propria Digital Week sulla base dei suoi interessi.
“Il digitale deve essere strumento di inclusione; non possiamo accelerare la digitalizzazione delle nostre città e dei servizi senza occuparci anche, nello stesso momento, di includere tutti”, ha detto Roberta Cocco, assessora alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici del Comune di Milano.
La pandemia ha ridisegnato le nostre abitudini, avviandoci verso un inevitabile cambiamento che passa attraverso la digitalizzazione, da cui la società dipende ed è influenzata sia nella sfera privata che in quella pubblica. Le tecnologie digitali hanno permesso la continuità operativa in molte aziende e, in altre realtà, hanno rappresentato un’occasione per reinventarsi. Grazie alla didattica a distanza gli studenti non hanno interrotto il loro apprendimento; tutti noi, poi, siamo riusciti a rimanere in contatto nonostante la lontananza fisica e non abbiamo rinunciato alla nostra socialità.
“Attraverso questa edizione di Milano Digital Week”, prosegue Roberta Cocco, “vogliamo veramente lanciare questo messaggio: il digitale deve essere un diritto, una delle condizioni indispensabili per aiutarci nella riflessione sulla ripartenza e per essere sempre più vicini ai nostri cittadini”.
Data Language. Il linguaggio dei dati è il titolo della conferenza che ha ufficializzato l’apertura della manifestazione, a cui ha partecipato anche il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao. La strategia Data-Driven ha avuto un ruolo centrale durante il percorso di innovazione che il Comune di Milano ha attuato attraverso lo sviluppo di progetti digitali, e proprio grazie ai dati i cittadini hanno potuto comprendere meglio le situazioni e le motivazioni di certe scelte, rispondendo positivamente alle sollecitazioni dell’amministrazione comunale, attenta alla crescita digitale.
Un ampio spazio è stato dedicato anche alla cultura e all’arte, settori fortemente penalizzati durante quest’ultimo anno difficile. Attraverso quattro lectio magistralis, per la prima volta, il confronto su temi di rilevanza globale è stato aperto anche ad autori internazionali, tra cui Cass Sunstein, che attraverso un interessante intervento ha illustrato come avvengono i cambiamenti sociali in relazione ai Social Media.
Tra i protagonisti della manifestazione anche Unindustria Reggio Emilia, che insieme all’azienda reggiana Lovemark ha partecipato alla seconda giornata della Milano Digital Week, il 18 marzo.
Unindustria Reggio Emilia ha investito molto sul Distretto Digitale, un progetto strategico che offre servizi avanzati alle imprese per affrontare le sfide e le trasformazioni connesse all’Industria 4.0., con l’obiettivo di creare nella città emiliana un centro di eccellenza fondato sull’innovazione, sulla divulgazione e sull’apprendimento delle conoscenze digitali. Esso è strutturato in diverse tappe, alcune già in essere, tra cui il Robolab, un laboratorio di robotica educativa per avvicinare gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado alle materie STEM al mondo dell’industria, lo Human & Technology Training Center (un centro di formazione dotato di tecnologie avanzate) e l’Open Accelerator, un incubatore e acceleratore di startup a livello regionale per favorire l’interazione tra le aziende innovative e le realtà già consolidate, promuovendo l’innovazione continua a vantaggio delle imprese del territorio.