Firenze – La Cappella dei Magi, il capolavoro di Benozzo Gozzoli custodito all’interno di palazzo Medici Riccardi è il protagonista della mostra “Benozzo Gozzoli e la Cappella dei Magi”. Dal 16 dicembre 2021 al 10 marzo 2022, il celebre affresco, il suo artefice e il capoluogo fiorentino sono al centro dell’iniziativa e oggetto di un approfondimento sul maestro del Rinascimento e il suo legame con la celebre dinastia medicea.
Promossa dalla Città Metropolitana di Firenze, organizzata da MUS.E, e a cura di Serena Nocentini e Valentina Zucchi, la Cappella dei Magi, affrescata da Benozzo Gozzoli per volontà dei Medici nel 1459, è indissolubilmente legata allo storico spazio nel cuore di Firenze. La mostra, oltre le connessioni con il territorio fiorentino e toscano, dove Benozzo ha lavorato lasciando numerose testimonianze, intende studiare la vita dell’artista e del suo saldissimo legame con i Medici che l’artista mantenne per tutta la sua lunga carriera e la città di Firenze, attraverso delle opere originali e materiale multimediale con testimonianze artistiche non solo in città ma anche in Toscana.
Benozzo di Lese, nacque a Firenze tra il 1420 e il 1421, da una famiglia del piviere di Settimo, nel contado fiorentino, secondo quanto riportato dal Catasto fiorentino. Il pittore iniziò la sua formazione a Firenze e, secondo il Vasari, presso la bottega del Beato Angelico con il quale collaborò a diverse decorazioni di interni sia a Firenze che a Roma, firmando a volte “Magister Benotius florentinus”, altre “benozius florentinus” o semplicemente “pictor de Florentia”.
Dal padre, di professione “farsettaio”, Benozzo sviluppa una speciale sensibilità visiva per le decorazioni di stoffe e dei tessuti e successivamente viene avviato a imparare il mestiere di pittore. È con il Beato Angelico e poi con i Ghiberti, come aiutante per la porta est che prende il via la “lunga vita operosa” dell’artista. Dopo una parentesi romana e in Umbria, Benozzo torna a Firenze dove riceve la commissione per affrescare la Cappella dei Magi in Palazzo Medici e altri lavori, vivendo in via del Cocomero, ora via Ricasoli, per poi spostarsi, per diverse commissioni, nel 1464 a San Gimignano, e, dal 1468, a Pisa. Rientrato a Firenze nel 1495, muore a Pistoia il 4 ottobre 1497.
L’allestimento progettato da Luigi Cupellini evidenzia i dipinti e disegni prestati da varie istituzioni museali nazionali e internazionali, fra questi la National Gallery, di Londra, il Museo di San Marco e la Galleria dell’Accademia a Firenze. la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, l’Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino, e il Museo Civico di San Gimignano. I disegni sono stati prestati dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia e dal Musée du Louvre di Parigi. Infine la preziosa documentazione costituita da lettere custodite presso l’Archivio di Stato di Firenze
Completano l’esposizione una serie di film d’autore, a cura di Art Media Studio per evidenziare il percorso biografico e artistico dell’artista e un volume, edito da Sillabe, con una serie di contributi di grandi studiosi italiani e internazionali, come Cristina Acidini, Laura Llewellyn, Diane Cole Ahl, Alice Vignoli, Stefania Bertini, oltre le due curatrici della mostra.
“Quale miglior luogo per celebrare il seicentenario della presunta nascita di Benozzo Gozzoli? – affermano Valentina Zucchi e Serena Nocentini, curatrici della mostra – Palazzo Medici conserva uno dei capolavori del Rinascimento, la Cappella dei Magi, commissionata dalla prestigiosa famiglia Medici che, con quest’opera, ha legato per sempre il suo nome a Firenze e nella quale si fondono anche le abilità di Benozzo: la cura per ogni minimo dettaglio, dai preziosi gioielli ai ricchi damaschi, dalle bardature dei cavalli agli alberi carichi di frutta, dai prati fioriti al variopinto piumaggio degli uccelli. Le opere reali presenti dialogheranno con i linguaggi multimediali, invitando lo spettatore a scoprire particolari di intensa e poetica realtà”.
ph. Simone Lampredi