Firenze – Bekaert, la Regione non prende bene la decisione dell’azienda, resa nota ieri, di riavviare la procedura di licenziamento collettivo dopo due anni e mezzo di trattative per salvare il lavoro a 176 dipendenti. Insomma, la sorpresa di Natale che Bekaert ha regalato ai propri dipendenti non va giù al presidente Eugenio Giani, che giudica l’iniziativa “Una decisione inopportuna, gravissima e intempestiva”. L’azienda di Figline ieri ha riavviato la procedura di licenziamento collettivo, secondo la regolamentazione che prevede questo step al termine dei 75 giorni dalla fine degli ammortizzatori sociali . “Capiamo la logica procedurale dei 75 giorni dal termine degli ammortizzatori sociali – sottolinea il presidente – ma serve anche un clima giusto per trovare la soluzione finale a cui stiamo già lavorando”. Giani ricorda che “da anni si attendono decisioni per la reindustrializzazione del sito”, mentre è chiaro che “la proroga degli ammortizzatori resta essenziale per evitare una decisione che condanna il presente e il futuro di così tante famiglie”.
Sulla questione interviene anche il consigliere delegato al lavoro, Valerio Fabiani, che esprime “formale richiesta al Governo di dare seguito all’impegno assunto giorni fa di convocare rapidamente il tavolo nazionale per Bekaert”. Un impegno che lo stesso Fabiani aveva ricevuto direttamente dal Mise e di cui aveva dato notizia pubblica. Sul punto il consigliere di Giani non risparmia osservazioni anche all’azienda: “Per quanto sia nota la tempistica della scadenza della cosiddetta ‘cassa Covid’ – dice – ci saremmo aspettati cautela e correttezza prima di riavviare la procedura per i licenziamenti collettivi, visto l’annuncio dell’imminente convocazione del tavolo”. Infine Fabiani rivela: “Bekaert sa che c’è un lavoro in corso per dare certezze ai lavoratori e una nuova prospettiva industriale al sito. Fare precipitare la situazione è un errore”.