Firenze – Bekaert, licenziamenti congelati fino al 3 ottobre. Soddisfazione dai vertici della Fim-Cisl Ferdinando Uliano, che dichiara: “Ora si apra un negoziato serio” che, con una nota, spiega: “Non era scontato, l’azienda aveva rifiutato anche davanti al ministro Di Maio la richiesta di sospensione. Ora in sede regionale, grazie alle iniziative dei lavoratori e alla nostra pressione, ha accolto la richiesta di allungare la fase di confronto con le organizzazioni sindacali fino al 3 ottobre 2018”.
Ed ecco il commento del presidente della Toscana Enrico Rossi: “Siamo di fronte ad una prima, se pur insufficiente, apertura da parte di Bekaert. Una dilazione che era dovuta, anche solo per buon senso, dato che si evita il confronto a Ferragosto”. Il sì al “congelamento” è giunto oggi, in occasione del primo incontro presso l’Agenzia regionale Toscana per l’impiego a Firenze, sulla procedura di licenziamento.
“Oggi è finalmente arrivato il primo, seppur minimo e insufficiente, segnale da parte dell’azienda, che ha scelto di sospendere per quasi un mese le procedure – sono le parole della sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai – come istituzioni, però, non possiamo dirci soddisfatte e continueremo la nostra battaglia a supporto dei lavoratori, nell’ottica di trovare soluzioni alla vicenda e soggetti in grado di reindustrializzare il sito. È questo che, insieme a Sindacati, Regione e Ministero, continueremo a chiedere con forza a settembre, quando riprenderanno i tavoli di crisi, perché non intendiamo arretrare in alcun modo rispetto alle richieste di tutela per i lavoratori e di assicurazione di un futuro ad una delle realtà produttive più importanti del nostro territorio.
Intanto, ricordo che proseguono sia la raccolta fondi per finanziare le attività dei lavoratori, promossa dal Comune in collaborazione con varie realtà territoriali per mantenere alta l’attenzione sul caso, sia il loro presidio davanti allo stabilimento, al quale vi invito a partecipare per continuare ad esprimere vicinanza a tutte le persone coinvolte”.