Ha lasciato degli strascichi l’intervento del presidente uscente di Iren Roberto Bazzano all’assemblea degli azionisti di giovedì. In particolare ha scatenato la reazione dell’assessore provinciale all’ambiente Mirco Tutino la dichiarazione di Bazzano a proposito dell’acqua pubblica. Secondo l’ormai ex presidente di Iren, i Comuni dovranno sborsare 64 milioni di euro per affidare il servizio idrico integrato di Reggio Emilia ad un soggetto interamente pubblico.
Se ciò fosse vero, sarebbe una conseguenza pesante del voto del referendum sull’acqua pubblica per le casse dei Comuni. Ma secondo Tutino l’affermazione di Bazzano è falsa per due ragioni: “La prima è che dovranno essere riconosciuti al gestore uscente, cioè Iren, solamente le risorse spese al netto degli ammortamenti per gli investimenti realizzati o in corso di realizzazione. Iren per spendere queste risorse ha contratto prestiti che stiamo debitamente pagando con le nostre bollette. Quando cambierà il gestore – e questo sarebbe avvenuto anche in caso di un diverso vincitore di gara – il soggetto subentrante porterà a termine il piano degli investimenti, addebitando gli ammortamenti necessari in bolletta. Le stesse bollette che stiamo pagando ora. In sostanza sono risorse già pagate dai cittadini e che continueranno ed essere pagate dagli utenti senza incrementi dovuti alla scelta di un soggetto pubblico. Questi aspetti sono stati affrontati e chiariti per oltre un anno negli incontri svolti dal Forum Provinciale per l’Acqua. I Sindaci hanno scelto consapevolmente, l’Ing.Bazzano deve avere rispetto per questo percorso”.