Bavagli, Costante (FNSI): “Il perimetro dell’art. 21 C. sta subendo restrizioni importanti”

L’emendamento Costa ultimo passo di un approccio “proprio di tutti i governi”
La segretaria nazionale Alessandra Costante nel corso di un’iniziativa

Stampa accerchiata, segnali inquietanti per la libertà dell’informazione? L’ultima goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo da tempo, l’emendamento Costa ormai tristemente noto, che, se non verrà ritirato, provocherà, secondo quanto ha annunciato la Fnsi, una serie di iniziative che potrebbero anche condurre allo sciopero generale degli operatori dell’informazione. A fronte di tutto ciò (la mobilitazione di giovedì 28 dicembre, con la diserzione da parte dei rappresentanti della Fnsi del tradizionale incontro con la stampa di fine anno del governo in carica, non avverrà in quanto, causa influenza, la premier Meloni ha di nuovo procrastinato l’incontro, mentre si terrà comunque la riunione della giunta Fnsi, rimanendo in piedi le altre iniziative di protesta), abbiamo raggiunto la segretaria nazionale dell’Fnsi, Alessandra Costante, per chiarire le ragioni di una mobilitazione che si configura trasversale, dalle radio all’online alla carta stampata fino alle televisioni.

Riprendendo la domanda di fondo, la più inquietante per un Paese democratico, ovvero se la libertà di stampa è minacciata, “sicuramente il perimetro dell’art.21 Cost. sta subendo restrizioni importanti – spiega Costante – l’art.21 è quello che dà il diritto ai cittadini di essere correttamente informati, e il veicolo per informare correttamente i cittadini sono i giornalisti, meglio, è la mediazione operata dai giornalisti”.

“Da anni ormai, non solo da questo momento e non solo col governo Meloni, sta andando in scena un tentativo di limitare il perimetro dell’art.21. Sono anni. Lo hanno fatto governi di tutti i tipi e colori”.

Tuttavia, è l’emendamento Costa a tramutarsi nella classica goccia che fa traboccare un vaso ormai troppo pieno. “L’emendamento Costa è figlio diretto di una pessima interpretazione della Direttiva europea sulla presunzione di innocenza – spiega la segretaria nazionale dell’Fnsi – in realtà, la Direttiva europea in oggetto, stabilisce che le persone non possono essere presentate come colpevoli, non che non si devono dare informazioni ai giornalisti, che è, ovviamente, cosa ben diversa. In Italia evidentemente c’è qualcuno che, appena si apre il dibattito su qualsiasi profilo che possa riguardare il tema della giustizia, pensa di poter aggiustare dei conti privati e i risultati sono norme come l’emendamento Costa “.

Entrando nel merito dell’atto, “voglio essere molto chiara – dice Costante – l’emendamento Costa non è una norma che impedisce di scrivere se un cittadino è agli arresti domiciliari per un’ordinanza di custodia cautelare. L’emendamento in oggetto stabilisce che il giornalista può scrivere, ma non può utilizzare né in toto, né in parte, l’ordinanza di custodia cautelare. Magari non si riesce neppure ad ottenerla, l’ordinanza di custodia cautelare. Il risultato è che questo apre la strada a tutta una serie di illazioni e supposizioni, di notizie che rischiano di non essere vere e che ovviamente fanno perdere credibilità al nostro lavoro. Per questo la mobilitazione che stiamo cominciando e che potrebbe portare allo sciopero generale , è una mobilitazione per la dignità della professione, per la dignità del nostro lavoro”.

In sostanza, la domanda da farsi e da fare è: è più dignitoso sia per il giornalista che per il ricevente l’ordinanza di custodia cautelare, la motivazione del giudice o le ipotesi raccolte dal cronista? “Sarebbe molto più dignitoso per il giornalista potersi basare su notizie certificate nero su bianco, piuttosto che fare il giro delle sette chiese affidandosi alle fonti”. Il problema, conclude Costante, è che in Italia si fa riferimento continuo ai pochi casi in cui davvero c’è stato un assalto mediatico, e davvero qualcuno è stato fatto a pezzi. La questione però è in un certo senso paragonabile a quella dei chirurghi, in cui qualche volta il paziente non esce vivo dall’operazione, “ma non per questo – dice ancora la segretaria italiana della Fnsi – si chiede di sospendere le operazioni chirurgiche”. Insomma pare proprio di capire che, se l’intenzione era davvero quella di tutelare la presunzione di innocenza, l’emendamento Costa ha del tutto sbagliato bersaglio, introducendo però una pericolosa limitazione alla libertà di stampa che potrebbe avere ricadute insospettabili nel corpo sociale.

Total
0
Condivisioni
Prec.
Ex-Gkn, il Tribunale annulla il procedimento di licenziamento collettivo

Ex-Gkn, il Tribunale annulla il procedimento di licenziamento collettivo

Cielo meno nero per 185 lavoratori, ma il 31 dicembre finisce la Cig

Succ.
Cecilia Del Re esce dal Pd e preannuncia una lista civica

Cecilia Del Re esce dal Pd e preannuncia una lista civica

L'ex assessora della giunta Nardella si sfila, "Partito chiuso e

You May Also Like
Total
0
Condividi