Montignoso – Strategia d’attacco contro le specie aliene che hanno aggredito il lago di Porta. L’ha messa a punto il Dipartimento di biologia dell’Università di Firenze, dopo quattro anni di studio e sperimentazione, insieme ai Comuni di Montignoso e Pietrasanta e al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord.
Gli studi hanno sottolineato l’importanza del sito, area naturale protetta di interesse locale (ANPIL) gestita dai due Comuni, elencando le numerose specie vegetali di pregio censite, alcune delle quali anche rare. Eppure questo scampolo di paradiso e biodiversità è da almeno quindici anni minacciato dalla presenza di una specie aliena che ha letteralmente invaso i corsi d’acqua attorno al Lago: il mirofillo acquatico.
“La presenza di questa specie nel lago di Porta venne determinata nel 2004 e fu la prima stazione accertata in Toscana – spiega l’Assessore all’ambiente del Comune di Montignoso Massimo Poggi – Il suo sviluppo incontrollato nel tempo a danno delle altre piante e dell’ecosistema ci ha convinti a studiarne il fenomeno e oggi siamo qui per capire i risultati del monitoraggio e concordare le migliori azioni da intraprendere”.
La pianta, riconosciuta a livello internazionale come specie fortemente invasiva degli ambienti acquatici, è compresa nell’elenco delle 49 specie invasive stilata dall’Unione europea in un regolamento recepito dalla normativa italiana lo scorso dicembre.