Montevarchi – Squadra che vince non si cambia. La Fides Montevarchi riparte nel segno della continuità dopo la salvezza conquistata a dispetto dei pronostici e con largo anticipo nella scorsa stagione di basket serie C. Stessa filosofia degli ultimi anni: valorizzare al massimo i prodotti del vivaio affidando interamente a loro la prima squadra chiamata a disputare il massimo torneo regionale.
Una formula che ha premiato a tal punto da convincere la dirigenza gialloverde a una riconferma in blocco. E se la squadra di ventenni vista un anno fa non fosse sembrata abbastanza giovane, la promozione a livello senior di altre nuove promesse del settore giovanile ha, se possibile, ulteriormente inverdito il roster.
Confermatissimo coach Roberto Righeschi in panchina, che troverà ancora terreno fertile per predicare la sua pallacanestro spumeggiante e irruenta. Al suo fianco resta Alberto Martini, autentica bandiera della Fides, e si aggiunge Lorenzo Parigi. A loro il compito di assistenti allenatori.
Poi, la squadra. A partire dai “senatori” Filippo Vasarri, ormai stabilmente Capitano, e Simone Masini, i più anziani del gruppo pur essendo dei classe 1989. Resta la nidiata dei ’91 con Francesco Baldini, Francesco Dainelli, il rientrante Gianmarco Stiatti e Gioele Cetoloni, resta anche il ’92 Tommaso Rotolo. In squadra anche i ’94 Lorenzo Fossi e Nicola Bastini, entrambi già con esperienze di prima squadra alle spalle.
Nutritissimo il gruppo degli Under 18: Tommaso Sereni (1996), chiamato a un’altra stagione da titolare e protagonista, e i pari età Alessandro Baldini ed Emanuele Neri. Ci sono ancora i rodati ’97 Stefano Bonciani e Alberto Caponi, entrano Leonardo Batistini e Lorenzo Senis, anche loro entrambi classe 1997. Completano il gruppo i ’98: perso – si fa per dire – Jacopo Taddeucci, da quest’anno in forza all’Angelico Biella, sono pronti all’esordio Lorenzo Landi, Gabriele Malatesta e Lamine Thioub.
Al momento si contano quindi 21 giocatori. Tanti, ma capaci di fornire un numero impressionante di alternative tecniche e tattiche e garantire forze sempre fresche, in un campionato in cui, vista la particolarità della formula scelta per questa sua ultima edizione, per una volta si potrà pensare più alla crescita del movimento interno che all’ossessione per i risultati.