Nel corso della seduta odierna del Consiglio Provinciale, Barducci, Presidente della Provincia del capoluogo toscano, ha espresso il suo disappunto verso il disegno di legge costituzionale approvato dal Governo che 'taglia' di fatto le Province, sostituendole con le 'unioni di comuni'. Secondo il Governo l'applicazione del disegno di legge porterebbe ad una riduzione dei costi politici ed amministrativi, che, secondo Barducci, andranno invece ad aumentare. Così come al posto della auspicata semplificazione si avrà ancora più complicazione. Il Presidente della Provincia ha infatti evidenziato i rischi a cui si va incontro con l’attuazione del disegno di legge, ipotizzando un vero ‘disastro istituzionale’. “Noi rischiamo di consegnare alle grandi città, alle comunità più grandi, i destini dei territori, – sostiene Barducci- ed è per questo che c’è bisogno di un Ente intermedio di area vasta, legittimato dal consenso popolare, che consenta di assumere le scelte, giuste o sbagliate che siano, in modo del tutto indipendente”. “Questo è il frutto dell’antipolitica – ha aggiunto Barducci – che concede all’opinione pubblica un capro espiatorio per un pugno di voti. La responsabilità maggiore è di chi governa, certo, ma vi sono anche responsabilità chiare e individuate in certi settori del centrosinistra. Questa è una modalità che io respingo con determinazione, perché è una politica cattiva che fa male al Paese e che non ci porta da nessuna parte”. Barducci ha proseguito il suo intervento difendendo in aula il ruolo e la dignità del Consiglio Provinciale, strappando applausi anche dalle opposizioni di sinistra e da alcuni esponenti del centrodestra.