Barco, disco verde della giunta al nuovo ponte

Via libera ad un ponte tipo 'bailey' provvisorio, che sarà realizzato in 3-4 mesi, e alla variante urbanistica per realizzare un’opera nuova di zecca a due corsie, con marciapiedi e pista ciclabile, che nascerà poco più a monte: è quanto ha deciso ieri la giunta comunale di Firenze in vista della demolizione del vecchio ponte del Barco sul Mugnone, prevista per domani 24 gennaio per ragioni di sicurezza idraulica.

”Il ponte tipo 'bailey' (struttura modulare in ferro di semplice montaggio nata per scopi militari) sarà costruito entro 3-4 mesi da Italferr nello stesso punto di quello abbattuto – spiega l’amministrazione comunale – e permetterà il ripristino della circolazione stradale in attesa della realizzazione della nuova struttura, che nascerà a poche decine di metri di distanza, in prossimità del ponte ferroviario; una struttura che rispetterà tutte le norme di sicurezza ed avrà dimensioni tali da ospitare il normale traffico cittadino (al contrario della vecchia, dove poteva passare una sola auto per volta e senza marciapiedi). L’obiettivo del nuovo ponte, oltre a restituire la necessaria accessibilità al Parco delle Cascine da via Baracca, sarà anche quello di anticipare alcune scelte del Piano Strutturale sulla mobilità dell’area, particolarmente complessa sia per la presenza della attuale linea ferroviaria, che sarà sostituita con la linea tramviaria 4, sia per la previsione della nuova viabilità Rosselli-Pistoiese”.

Il progetto definitivo del ponte, che fa parte degli interventi di messa in sicurezza del torrente Mugnone collegati all’Alta velocità, era già stato approvato da Rfi in conferenza dei servizi e trasmesso al Comune nei mesi scorsi. L’amministrazione aspettava a procedere con la variante, in attesa dell’entrata in vigore di un nuovo provvedimento del governo, che semplificava ed accelerava l’iter delle opere connesse alla messa in sicurezza idrogeologica del territorio.
“Ma essendo ad oggi non ancora operative le nuove norme nazionali, e vista l’urgenza di procedere dopo l’ordinanza di demolizione seguita alle piene del Mugnone – chiarisce ancora il Comune – si è deciso di seguire l’iter ‘tradizionale’ della variante urbanistica, che comunque dovrebbe concludersi in tempi brevi”. Come concordato tra Comune, Rfi, Provincia e Italferr, oltre al ponte Bailey (realizzato con i fondi per l’intervento sul Mugnone) nel frattempo sarà operativa anche una viabilità alternativa provvisoria riservata ai mezzi di soccorso e ai mezzi con altezza superiore ai 3,5 metri, autorizzati dal Comune, che potranno transitare nel sottopasso di via Piemonte.

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