Firenze – Sono in tutto tredici, le studentesse che hanno perso la vita nello schianto dell’autobus dell’Erasmus, in Catalogna, Spagna. di queste tredici, sette sono italiane. La Toscana piange tre sue giovani figlie, che sul quel bus, in terra spagnola, accomunate alle altre da una speranza, dalla voglia di conoscenza e dall’entusiasmo di un programma europeo, si erano messe in gioco. Le studentesse toscane riamste uccise sono tre: Valentina Gallo, fiorentina, 22 anni, Elena Maestrini, 21 anni, di Gavorrano in provincia di Grosseto, infine Lucrezia Borchi, 22 anni.
Giorno di dolore, la Toscana si sveglia attonita per la tragedia. Bandiere listate a lutto sia nella sede delal Regione che a Palazzo Medici Riccardi, dove è stato rimandato il consiglio comunale previsto per oggi.
La prima vittima italiana identificata dopo l’incidente occorso all’alba di domenica nei pressi di Tarragona era stata Valentina Gallo, fiorentina di 22 anni. Si sapeva già da ieri. Nella notte è morta all’ospedale anche Elena Maestrini, 21 anni, di Gavorrano in provincia di Grosseto. Studiava come Valentina alla facoltà di economia a Firenze, arrivate in Spagna da un paio di mesi per rimanerci fino all’estate. A loro si aggiunge il nome di Lucrezia Borghi, 22 anni, di Greve in Chianti, la cui salma è stata riconosciuta dai genitori giunti in Spagna. Proprio in questi giorni, sabato mattina, le ragazze avevano inviato una richiesta all’Università di Firenze, mostrata oggi dal Rettore Luigi Dei, in cui chiedevano di potere prolungare l’Erasmus fino a luglio per potere dare alcuni esami.
“Esprimo il mio personale dolore e quello di tutta la Città Metropolitana di Firenze per la tragica scomparsa, in un incidente in Spagna, delle studentesse Lucrezia Borghi di Greve in Chianti e di Valentina Gallo, di Firenze. Ci stringiamo intorno ai loro familiari e a quelli delle altre famiglie italiane le cui figlie, come Elena Maestrini, di Gavorrano, sono tra le vittime”, ha detto il sindaco Dario Nardella, che ha fatto listare a lutto Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze, con le bandiere a mezz’asta.
“E’ un giorno carico di dolore e una tragedia assurda: un dolore e una pena indicibili amplificati dalla giovane età delle vite spezzate – commenta il presidente della Toscana Enrico Rossi – da questa tragedia la Toscana è stata colpita duramente e la Regione listerà a lutto le proprie bandiere”
“Provo una tristezza immensa” commenta la vice presidente della Toscana Monica Barni, fino all’anno scorso rettore dell’università per stranieri di Siena e persona dunque che conosce bene quella generazione di ragazze e ragazzi che da trent’anni gira e si forma in Europa. “Giovani – dice – curiosi, felici e desiderosi di arricchire il proprio curriculum di studi con un’esperienza di mobilità internazionale che offre l’occasione di entrare in contatto con realtà, stili di vita e ambienti culturali diversi. Giovani attratti dall’Europa, lungimiranti, la maggior parte donne”. Barni ha partecipato stamani alla cerimonia con un minuto di raccoglimento organizzata dall’Università di Firenze.