Milano – Con il 2018 è partito il nuovo modello commerciale di Banco Bpm, le cui linee guida sono state varate dal Cda lo scorso ottobre. Ne dà notizia l’istituto bancario, ripresa da MF-Dowjones. Il calendario per la messa a regime è serrato e, sebbene il modello di rete sia attivo da ieri, l’operatività dovrebbe essere completata in più step e il processo dovrebbe durare fino alla metà di febbraio.
Uno dei primi passi compiuti dalla banca in questa direzione, secondo quanto risulta a MF-Dowjones, è stato quello delle nomine. Lo schema – basato sul rafforzamento del presidio del territorio – si articola in 8 Direzioni territoriali che copriranno le zone di radicamento del gruppo. Tali direzioni hanno il ruolo di coordinamento e supporto commerciale di circa 45 Aree retail e da ognuna di queste dipenderanno circa 50 filiali. Data l’architettura del modello guidare le Direzioni territoriali è un compito rilevante, motivo per cui l’istituto avrebbe privilegiato personalità interne e con una profonda conoscenza del territorio.
La Direzione Territoriale Tirrenica (con sede a Lucca) vede Matteo Faissola come responsabile ed Elena Pieracci nei panni di responsabile commerciale. Nel modello è pienamente confermato lo schema hub&spoke (cioè con alcune agenzie complete che fungono da capofila e altre cosiddette “leggere”), anche se con alcune differenze rispetto al passato. Gli sportelli verrebbero suddivisi in quattro tipologie: hub, spoke, indipendenti e indipendenti coordinate.
Le prime propongono un’offerta completa e gestiscono direttamente tutte le tipologie di clientela, coordinano le filiali spoke e le indipendenti coordinate, e riporteranno a un’Area; vi sono poi le indipendenti che per dimensioni o posizionamento non hanno riporti oltre all’Area. Le Spoke, invece,hanno un’operatività ridotta, gestendo direttamente la sola clientela Privati (quei clienti con patrimonio fino a 100 mila euro). Compiti ridotti anche per le filiali indipendenti coordinate che riporteranno a un Hub.
La logica rimane quella di migliorare il servizio al cliente, nell’ambito di una gestione oculata dei costi e, per questo motivo, sempre più flessibile. La clientela verrebbe classificata per quanto riguarda il retail in quattro principali cluster : Privati (patrimonio fino a 100 mila euro), Personal (patrimonio da 100 mila a 1 milione di euro) e Business ( imprese con fatturato fino a 5 mln ) Imprese (fatturato fra i 5 e i 75 milioni). Il Corporate raggrupperà le società con fatturato da 75 milioni a 1 miliardo e il Large corporate quelle con fatturato oltre 1 miliardo.
Foto: Salvatore Poloni, Condirettore generale Banco BPM