Firenze – Panorama banche, nella giornata di ieri si sono registrate due posizioni forti da parte da un lato del direttore generale di Banca d’Italia Salvatore Rossi, dall’altro dal segretario generale Uilca (UIL Credito Esattorie e Assicurazioni) Massimo Masi. Intanto oggi si terrà un incontro fra Abi (Associazione banche italiane) e sindacati.
Il tema comune è quello degli esuberi. Una patata bollente, su cui Rossi si è espresso lanciando la possibilità di “interventi ad hoc”, forse anche legislativi. il fine sarebbe quello di agevolare gli esuberi del settore bancario tramite “gli ammortizzatori sociali”. La posizione è stata spiegata dallo stesso Rossi alla giornata del credito Anspc, in cui il direttore generale ha detto che “in non pochi casi saranno inevitabili interventi sul personale”, utilizzando “il pensionamento anticipato finanziato dal fondo di solidarietà del settore per il quale è stata ampliato l’utilizzo”.
Insomma, secondo le parole dello stesso Rossi riportate dalle agenzie di stampa, gli istituti di credito devono darsi da fare per “recuperare l’agilità, fare esercizio fisico e perdere peso”. Una cura, o meglio, una modalità con cui guardare alle nuove sfide che riguarda sia la normativa che il cambiamento tecnologico. Tuttavia, addolcisce la pillola Rossi, “non bisogna generalizzare e non tutte le banche devono porre in essere tutte le misure o adottarle tutte insieme”. Per questo, rileva, “la cura va tarata in base alla situazione”.
Non si fa attendere la risposta di Massimo Masi, segretario generale Uilca, che chiede a Bankitalia, prima di tutto, una “presa di posizione forte” verso il management. In definitiva, se c’è un responsabile delle difficoltà che stanno bombardando il sistema bancario italiano, per Uilca i primi a entrare nel mirino dovrebbero essere i manager. In definitiva, se l’intervento sul personale delle banche è inevitabile, è importante che non si scarichi solo sulle fasce alla base della piramide. Una proposta da parte sindacale è stata presentata due giorni fa per fronteggiare le difficoltà in cui versa il settore del credito, che contiene il principio che, spiega Masi, “gli eventuali esuberi dovranno essere gestiti in forma esclusivamente volontaria, attraverso il nostro Fondo di Solidarietà”.
Per quanto riguarda invece l’adeguamento delle banche ai nuovi modelli di business, Masi ha ricordato che nel corso della trattativa per il rinnovo del CCNL Credito, i sindacati hanno presentato un modello di banca “che, purtroppo volutamente, non è stato preso in considerazione né dall’Abi, né dalle singole banche”. Tutti temi che verranno posti sul tavolo nell’incontro di oggi con Abi, nel corso del quale verrà anche affrontato, aggiunge Masi, il tema delle “indebite pressioni commerciali ancora esercitate sulle lavoratrici e i lavoratori bancari”.