Firenze – Dopo la decisione di ieri del gup di Arezzo che ha assolto l’ex presidente di Banca Etruria, Giuseppe Fornasari, l’ex direttore generale Luca Bronchi e il direttore centrale Davide Canestri dall’accusa di ostacolo all’attività di vigilanza, scende in campo il Codacons, che presenta un nuovo esposto alla Procura di Arezzo.
La sentenza di ieri conferma uno scenario inquietante che per il primo il Codacons aveva sollevato: quello della mancata vigilanza da parte degli organi di controllo – spiega l’associazione dei consumatori, che rappresenta nei vari procedimenti il maggior numero di risparmiatori delle 4 banche salvate – Se infatti non c’è stata alcuna attività da parte degli ex dirigenti di Banca Etruria per ostacolare la vigilanza, è evidente che Banca d’Italia e Consob erano in possesso di tutti gli elementi per valutare non solo le operazioni portate avanti dall’istituto di credito, ma anche la sua solidità finanziaria.
Per questo il Codacons chiede oggi alla Procura di Arezzo di aprire un nuovo filone di indagine sul caso di Banca Etruria, volto a verificare eventuali omissioni o negligenze da parte degli organi di vigilanza e comportamenti che possano configurare anche un eventuale concorso negli illeciti commessi a danno di migliaia di risparmiatori titolari di obbligazioni subordinate.
In una nota la Federconsumatori Toscana afferma che “Il pronunciamento del Gup di Arezzo che assolve i vertici della Banca Etruria dal reato di omessa informazione agli Organi di Vigilanza ha del paradossale e crea nuove ingiustizie. In quel procedimento il Giudice ha accolto la costituzione di parte civile degli Organi di Vigilanza ed ha respinto quella della nostra e di altre Associazioni, oltre che direttamente dei risparmiatori”.
La Federconsumatori – conclude la nota – “ha da sempre sostenuto che in questa vicenda si siano verificati più episodi che chiamano in causa le responsabilità della Banca d’Italia; adesso, oggi, troviamo conferma di questa nostra valutazione e ci riserviamo tutte le azioni opportune per meglio tutelare i risparmiatori”.