C’era un tempo felice nel quale Firenze stava diventando “la ville qui dance”, con un eccellente corpo di ballo del Maggio Fiorentino, compagnie di alta qualità come il Balletto di Toscana e Opus Ballett, un coreografo di fama internazionale e una gran voglia di praticare una forma d’arte che spesso dà nome e contenuti al contemporaneo. Poi sono rimaste le scuole delle danzatrici Cristina Bozzolini, Marga Nativo e Rosanna Brocanello e il centro di Virgilio Sieni a tenere alto il vessillo fiorentino e a richiamare artisti da tutto il mondo. Ma la città, che nel corso del Novecento è stata all’avanguardia nell’arte coreutica, sentiva il bisogno di riproporre al livello popolare la cultura della danza in nome della vecchia grande tradizione.
Se il Maggio, ente di produzione artistica, non può ancora pensare di investire sulla danza, allora entra in campo Pitti Immagine, ente di promozione di moda e dintorni. L’edizione 2024 di Danzainfiera è il primo atto di un rilancio in grande della “ville qui dance”. Per tre giorni (23-25 febbraio) la Fortezza diventa una capitale mondiale della danza ospitando eventi, stage, grandi étoile italiane e internazionali, nonché espositori del settore.
Dif 24 “All Beat to dance” sarà nello stesso tempo rassegna, festival, salone, scuola, laboratorio, spettacolo. Offrendo tutte le emozioni possibili ai giovani allievi delle scuole di tutta Italia e ai più stagionati appassionati di tutte le forme nelle quali si declina la danza. Dall’intuizione e l’impegno di Alessandro Sanesi, che l’ha portata avanti, fino all’acquisizione definitiva da parte di Pitti Immagine nel settembre dell’anno scorso.
Impegnato in una politica di diversificazione Raffaello Napoleone, amministratore delegato dell’ente di promozione della monda, ha intravisto il potenziale di questo salone che rischiava di emigrare a Milano e ha deciso di svilupparne contemporaneamente le sezioni – espositiva, artistica, spettacolare, didattica – potenziando la presenza internazionale a tutti i livelli e moltiplicando la capacità di attrazione, soprattutto verso giovani e giovanissimi aspiranti ballerini, di “un luogo dove si sogna”, di “una camera delle meraviglie”,
Questi i numeri presentati nel corso di una conferenza stampa: nei 18mila metri quadrati della Fortezza ci saranno circa 9.000 presenze di ballerini sui palchi e nelle aule, 270 eventi tra lezioni, audizioni e stage, 24 talk alla UniCredit Area Meeting, 26 eventi sui palchi tra rassegne, contest, concorsi e gare, 14.500 posti in aula per seguire lezioni, stage, workshop, master, audizioni, 130 brand, 77 aziende in area Commerciale con 80 marchi, 50 scuole in area formazione & spettacolo con 50 marchi per un totale di 127 espositori di cui 46 dall’estero.
L’evento clou dell’intera kermesse è All Beats to Dance – The Gala, curato nella parte artistica e organizzativa da Francesco Volpe, che sabato 24 febbraio (ore 18.00) ospiterà sul palco della Sala della Ronda grandi stelle italiane e straniere: l’étoile della Scala Nicoletta Manni e il primo ballerino scaligero – e suo marito – Timofej Adrijashenko danzeranno “Luminous”, su musiche di Max Richter; la scaletta offre anche le esibizioni di Luisa Ieluzzi e Danilo Notaro entrambi étoile del Teatro San Carlo di Napoli con ”Don Quixotte”; sedici ballerini dell’Aterballetto saranno impegnati nella “Rapsodia in Blue” di Gershwin; e ancora Ana Sophia Scheller principal dancer prima a San Francisco e poi a Kiev e Alejandro Virelles Gonzalez, principal dello Staatsoper di Berlino.
Infine Daniil Simkin, stella dell’American Ballet Theatre di New York e dello Staatsballet di Berlino, i Fresh’N’ Clean ballerini di Popping. Erika Zuka e Yari Paolone danzeranno “Get Over It”, su coreografia di Stefano Santarelli e musiche degli Eagles. La coppia di danza sportiva è tra le prime 25 coppie al mondo ed è campione d’Italia. L’ingresso è libero fino all’esaurimento di posti, viene consigliata la prenotazione.
Gli appassionati troveranno dunque il meglio della danza internazionale e i praticanti il meglio delle scuole e delle accademie nazionali e internazionali. Perché Dif 2024 offre anche grandi opportunità per chi intende mettere alla prova il proprio talento con vere e proprie selezioni di ballerini da parte di scuole centri e compagnie fra i quali Joffrey Ballet School con Diego Salterini, Angela Rebelo e TRIX, ABT Jacqueline Kennedy Onassis School con Franco De Vita e Raymond Lukens, due colossi del mondo danza di New York, con la Oniin Dance Company per il Peridance Capezio Center e con il City Ballet San Francisco, diretto da Galina Alexandrova.Dal versante europeosaranno presenti l’European School of Ballet di Amsterdam diretta da Jean-Yves Esquerre, il Conservatório Internacional de Ballet e Dança Annarella Sánchez, Leiria, Portogallo e l’European Dance Center Paris diretto da Jennifer Goubé.
Per quanto riguarda l’Italia, sono in programma tante attività in collaborazione con l’ Accademia del Teatro alla Scala, la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, unico Centro Coreografico Nazionale, la Federazione Italiana Danza Sportiva oltre agli Enti di promozione del Coni – ACSI, ACS, CSEN, ENDAS, OPES – esponenti di tutte le più importanti accademie.
La consolidata attenzione per i giovani è confermata anche da 600 Beats, la flash open call (il bando è già on line) lanciata da Pitti Immagine ed EurAsia Dance Project International Network diretta da Stefano Fardelli, rivolta a giovani coreografi under 35. 600 sono i secondi (dieci minuti) che i partecipanti avranno a disposizione per l’opera originale che presenteranno. Il vincitore otterrà un contributo in denaro che gli darà la possibilità di sviluppare un nuovo progetto artistico tramite residenze in organizzazioni di danza artistiche in Italia ed all’estero. E poi presentazioni di libri, stage, concorsi e master che hanno caratterizzato Danzainfiera nei 18 anni di vita.