Balena preistorica in mostra al Museo di Storia Naturale

Firenze – La balena parla e il museo canta. Il cetaceo che anima da secoli la nostra immaginazione racconta storie in via Giorgio La Pira, 4, a Firenze, al Museo di Storia Naturale dell’Università. Può farlo perché ha alle spalle anni di ricerche e di studi condotti da geologi e paleontologi sulle carcasse delle balene. Dati riproposti ora da Lorenzo Greppi, architetto museografo, con rispetto di un pubblico curioso ma non esperto. Un racconto che si avvale di tutte le tecnologie della comunicazione ma anche delle collezioni storiche dell’università in una miscela di ottimo livello. Apprezzabili le didascalie di rara sintesi.

Anche l’origine di questa nuova sezione del museo ha una storia che merita di essere detta. Nel 2007 un giovane che cerca fossili nella campagna pisana rinviene casualmente i resti di quello che si rivelerà come lo scheletro di una balena fossile in connessione anatomica e pressoché completo. E’ difficile immaginarlo ma il mare pliocenico arriva fino a Lastra a Signa. Il balenottero giace a Orciano Pisano ad appena cinquanta centimetri sotto il livello di un campo coltivato.

I paleontologi dell’università di Firenze iniziano il delicatissimo lavoro di recupero dello scheletro che risale a circa tre milioni di anni fa. Il cranio viene fissato a una griglia di ferro realizzata da un fabbro del posto. Alla fine solo questa parte peserà 700 kilogrammi. Per il trasporto a Firenze occorrono i paranchi dei vigili del Fuoco. Nell’estrazione si è stati attenti a cogliere tutte le informazioni ricavabili dal contesto geologico.

Stefano Dominici ed Elisabetta Cioppi, insieme a Giovanni Pratesi, direttore del museo, sempre dell’ università di Firenze, hanno dato così gli elementi per mettere in scena il racconto della comunità marina che si crea attorno alla carcassa di un cetaceo di grandi dimensioni quando si adagia sul fondo del mare. “Come è mai possibile che in una collina ci sia stata una balena”, si è chiesto il contadino che nel campo del rinvenimento coltivava il grano. Uno stupore simile, forse, a quello del marinaio ligure intervistato da Cesare Pavese che cercava di capire, alle prese della traduzione di Moby Dik, la struttura di una baleniera. Altre storie che potranno essere raccontate – “come in una veglia”, dice Greppi – seduti intorno ai resti del cetaceo.

 

 

Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze

“Storie di una balena”

Nuovo spazio espositivo immersivo nella Sezione di Geologia e Paleontologia

dal 12 maggio 2016

Via Giorgio La Pira, 4 – Firenze

a cura di Stefano Dominici ed Elisabetta Cioppi

progettazione: Lorenzo Greppi

Orario di apertura:

fino al 31 maggio – lun, mar, gio, ven: ore 9.30-16.30. Sab, dom e festivi: ore 10-16.30 (chiuso il mercoledì)

dall’ 1 giugno al 30 settembre– tutti i giorni e i festivi: ore 10.30-17.30 (chiuso il mercoledì)

www.msn.unifi.it

Info e prenotazioni: tel. 055/2756444

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