Dopo il niet ufficiale della Sovrintendenza alle postazioni agli Archibusieri, scoppia la rivolta degli ambulanti, che vanno a incontrare il vicesindaco e i capigruppo. L'atmosfera si riscalda, toni anche accesi in Palazzo Vecchio. Una bruttissima questione, che viene racchiusa da un ambulante in poche parole: “Mi ha preso la dignità”.
I lavoratori delle bancarelle si riuniscono poi in assemblea, e approvano un breve e denso comunicato: "Dopo la mancata proposta del vicesindaco Nardella allo scadere delle 48 ore successive alla pronuncia della Soprintendenza, la nostra sopportazione è arrivata al culmine. Abbiamo deciso di andare in Palazzo Vecchio per incontrare i capigruppo in cerca di risposte senza successo. Nardella ci ha ricevuti di fronte al suo ufficio in una breve e accesa discussione che si è svolta in maniera civile, senza minacce né offese, nella quale da parte di alcuni è stata manifestata la disperazione accumulata in due mesi senza lavoro.
Riteniamo che la vicenda si sia spinta ben oltre i limiti di quello che siamo in grado di sopportare. Con 25 euro al giorno non è possibile coprire le spese minime per mandare avanti una famiglia. Chiediamo garanzie e risposte concrete e ribadiamo che per noi il tempo delle chiacchiere è finito. Il vicesindaco ha assicurato a un nostro rappresentante che per domattina elaborerà una proposta assumendosi le proprie responsabilità"
Si è trattato di un vero e proprio agguato? In realtà, mentre scoppia la guerra dei video, pare che uno, fra gli ambulanti, abbia lanciato frasi pesanti contro il vicesindaco, subito fermato da altri tre compagni. Di fatto, i sindacati si sono subito dissociati dal blitz, mentre subitanea è stata la messe di messaggi di solidarietà al vicesindaco da parte dei vari capigruppo.