Bacchettata via twitter dal profilo di Beppe Grillo al sindaco Pizzarotti. La mezza scomunica era nell’aria da giorni, da quando il sindaco a 5 Stelle di Parma – insieme a molti altri esponenti locali del movimento grillino – espresse dubbi e perplessità nei confronti dei provvedimenti di espulsione toccati a quattro senatori targati M5S.
Che la critica arrivata da Grillo sia strumentale lo dice anche il tema, condensato nel suo tweet: “L’incontro con sindaci e candidati sindaci M5S,organizzato da Pizzarotti a marzo, non è stato in alcun modo concordato con lo staff né con me”. L’incontro in questione, annunciato giorni fa dallo stesso Pizzarotti, è niente meno che la copia conforme di un analogo incontro andato in scena a Parma (al Centro Bizzozero) il 27 aprile 2013. In quell’occasione, dal blog dell’ex comico non era arrivato alcun genere di commento all’iniziativa, e lo stesso dicasi per il profilo twitter e quello facebook. In base al principio “chi tace acconsente”, il gruppo di Parma ha pensato di replicare l’iniziativa quest’anno, a maggior ragione in concomitanza con una tornata di elezioni amministrative che in varie zone d’Italia si affiancheranno alle Europee.
Tra lo stupito e il rassegnato la replica, a stretto giro di tweet, arrivata dal profilo di Pizzarotti in risposta al “guru”: “E’ stato organizzato (l’incontro, ndr) come quello dello scorso anno. Se fare rete non va bene fate voi”.
Le polemiche e i dubbi relativi alle espulsioni di quattro senatori sono troppo forti e troppo vicini nel tempo per non pensare che si tratti di una ritorsione in piena regola. Secondo un espulso “storico” del movimento, Giovanni Favia, Federico Pizzarotti sarebbe “nella black list da tempo. Prima o poi ci sarà il divorzio. È troppo onesto per rimanere in questo M5s”.
Il “cartellino giallo” nei confronti del primo cittadino di Parma arriva dopo quello, giunto all’indomani della conquista di Parma, con cui dal blog si tuonava contro l’eventualità che Valentino Tavolazzi (il primo espulso “di livello”) diventasse direttore generale del Comune di Parma. Ipotesi lanciata dal gruppo parmigiano e fatta cadere dopo il post in questione. Cosa succederà dopo le elezioni – o forse anche prima – resta da vedere ma se il buongiorno si vede dal mattino la posizione di Pizzarotti al momento non pare rassicurante.
Del resto, nella campagna elettorale di due anni fa Grillo aveva descritto Parma come “la Stalingrado del M5S”. Finora è impossibile dargli torto.