L’aviaria passa dalle galline agli esseri umani. La notizia, confermata dall’assessorato regionale alla Sanità, arriva da Mordano, centro del bolognese interessato da un paio di settimane dall’abbattimento di massa di migliaia di polli e galline oltre che dalla distruzione delle uova.
“Abbiamo un caso confermato e uno sospetto, di cui attendiamo i risultati degli esami di laboratorio”. Così Tiziano Carradori, direttore generale dell’assessorato alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, conferma l’ipotesi di un secondo caso di positività per l’uomo al virus H7N7 di questa ondata di influenza aviaria. Anche nel caso sospetto si tratta solo di congiuntivite.
Il caso confermato è quello di un addetto alla raccolta di uova e pollina, mentre il caso sospetto interessa un addetto al trasporto di uova. “Dei 110 addetti all’abbattimento tra Ferrara e Mordano – ha spiegato Carradori – 61 erano già stati esposti prima al virus, lavorando negli stabilimenti colpiti. È stato grazie all’assiduità dei controlli che sono emersi i due casi”.
Dal 28 agosto, giorno in cui ha accusato i primi sintomi di congiuntivite, il lavoratore dell’allevamento di Mordano che è risultato positivo al virus dell’influenza aviaria è chiuso in casa insieme a tutta la sua famiglia, composta da altri quattro adulti. L’uomo, insieme alla moglie, ai due figli grandi e ad un altro parente, deve rimanere nel suo domicilio, è in costante contatto con i medici del dipartimento di Sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna e ogni giorno si controlla la febbre.
L’uomo, che lavorava nell’allevamento di via Valentonia a Mordano come addetto alla raccolta delle uova, è stato probabilmente contagiato dal virus prima che venisse alla luce il focolaio di influenza, il 21 agosto.
Sia il primo lavoratore contagiato che quello sospetto, rientravano nel gruppo di 61 lavoratori considerati più a rischio (per mansioni professionali) sul totale di circa 110 che lavoravano nei quattro allevamenti coinvolti dall’infezione (oltre a due di Mordano, quello di Ostellato e Portomaggiore nel ferrarese). L’Ausl aveva comunque messo in conto che emergessero dei casi di contagio umano.