L'entrata in vigore delle nuove norme regionali apre scenari nuovi. Ad esempio si profila l'unione dei comuni del Valdarno aretino dove i comuni del fondovalle stanno lavorando all'iter per la costituzione dell'Unione. E l'unione dei comuni del Valdarno fiorentino, Incisa e Figline Valdarno. L'associazione nazionale dei comuni toscani, l'Anci Toscana, è in prima linea per dare un contributo al dibattito e alle fasi attuative, con il convegno del 10 gennaio prossimo a Firenze (Centro di Formazione “Il Fuligno”, sala del Giglio, via Faenza, 48), dal titolo "La stagione delle Unioni di Comuni Riflessioni sull’attuazione della nuovissima legge toscana per il sistema delle autonomie locali ", simboleggiato da un "falso" nodo in doppio colore giallo e azzurro. Gratuito, con iscrizione sul sito www.ancitoscana.it, aperto a domande e quesiti. Obiettivo approfondire quanto previsto dalle norme regionali si tradurrà nella pratica, cambiando lo scenario amministrativo dei comuni interessati. Focus su norma di riferimento, peculiarità della legge toscana, apsetti economici e territoriali, lavori in corso. "Con la nuova legge – si legge nella nota Anci di presentazione dell'evento – comincia una fase nuova per gli assetti istituzionali della nostra regione. Si apre infatti, ed è il titolo che abbiamo dato alla nostra iniziativa, la "stagione delle Unioni dei comuni", perno della gestione associata delle funzioni e cardine di ogni prossima riforma istituzionale".
Ad aprire il convegno pomeridiano (inizio ore 14:30), sarà il responsabile delle Unioni dei comuni per Anci Toscana, Riccardo Nocentini sindaco di Figline Valdarno, a chiuderlo saranno l'assessore regionale al Bilancio, Riccardo Nencini, e il presidente di Anci Toscana e sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi. Ai lavori della giornata patecipano, oltre ai rappresentanti di Anci, rappresentanti della Regione Toscana, del mondo accademico e della ricerca. Nel programma 4 relazioni: Il quadro normativo nazionale di riferimento, i ricorsi alla Corte Costituzionale, le proposte di interventi correttivi di Anci; Elementi peculiari della legge toscana. Interventi per affrontare la contingenza del momento; Riflessioni di carattere economico e territoriali per fondare Unioni a vero valore aggiunto; Lavori in corso sulle Unioni. Riflessioni e iniziative di Anci Toscana a supporto dei Comuni.
La giovanissima riforma (22 dicembre 2011) contenuta nelle legge regionale "Norme sul sistema delle autonomie locali", che imprime una svolta istituzionale all'anno appena iniziato, attua, lo ricordiamo, la normativa dello Stato per l’esercizio associato delle funzioni dei Comuni, individua le principali aggregazioni a livello intercomunale e interprovinciale: 35 diversi “ambiti di dimensione adeguata” raccolgono tutti i comuni interessati, che sono 107. Il circondario dell’Empolese Valdelsa, l'esperiena pilota in Toscana per la gestione associata delle funzini comunali, si convertirà in Unione di Comuni. Il ruolo nuovo delle Unioni, specie quelle tra i comuni più piccoli è quello, sul piano strettamente istituzionale, di mettere a punto un indirizzo politico ed amministrativo unitario delle diverse realtà territoriali coinvolte. Le unioni costituite da un Consiglio, da una Giunta e da un Presidente non porteranno, stando alla riforma, oneri aggiuntivi sul bilancio regionale, bensì una riduzione delle spese. Sono previsti invece strumenti finanziari a supporto del processo: un fondo di rotazione di 2 milioni di euro, che poi rientreranno nella disponibilità regionale, e un fondo di sostegno agli enti locali che intendono ridurre il loro indebitamento.