Milano – Una sentenza interessante per quanto riguarda l’obbligo di verità sull’autocertificazione è stata emessa dal Tribunale di Milano nei confronti di un 24enne finito a processo con l’accusa di falso per aver mentito nel dichiarare nell’autocertificazione che stava tornando a casa dal lavoro, durante un controllo eseguito a Milano nello scorso anno, in pieno lockdown. L’assoluzione è motivata dal fatto che “un simile obbligo di riferire la verità non è previsto da alcuna norma di legge” e, anche se ci fosse, sarebbe “in palese contrasto con il diritto di difesa del singolo”, previsto dalla Costituzione. Lo ha deciso, accogliendo la richiesta della Procura di Milano di assoluzione “perché il fatto non sussiste”, il gup Alessandra Del Corvo con rito abbreviato.
25 Marzo 2021
Autocertificazione falsa, assolto: “Non esiste obbligo di verità”
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