Finisce a carte che più bollate non si può la querelle tra l’ex consigliere comunale del gruppo “Castelnovo libera” Alessandro Raniero Angelo Davoli e la presidente della Provincia Sonia Masini. Vicenda nata il 16 agosto 2011 quando lo stesso politico di Castelnovo Monti, avvisato da alcuni cittadini muniti di macchine fotografiche, aveva sollevato il caso di un presunto utilizzo dell’auto di servizio della Provincia da parte della presidente per motivi personali. In quel caso una capatina turistica alla foresteria S.Benedetto ai piedi della Pietra di Bismantova. Atto formalizzato presso la stazione castelnovese dei carabinieri il 15 gennaio. La Masini però controdenunciò ancor prima il Davoli in data 18 agosto sostanzialmente “per molestie” difendendo la sua posizione: “io lavoro anche il 16 agosto e quel giorno ero lì per lavoro, per un incontro istituzionale con una persona”.
Mercoledì 7 marzo, come riferisce lo stesso Alessandro Raniero Davoli, è arrivato l’avviso di garanzia appunto “per molestie” mentre un altro reato, il 612 bis, cioè lo stalking, sarebbe stato derubricato. Sul presunto abuso di auto da parte della presidente fioccarono anche interrogazioni e interpellanze in consiglio provinciale da parte di Tommaso Lombardini e Paolo Roggero. Per la Masini la petulanza del Davoli e la vis fotografica di alcuni cittadini si sarebbe potuto configurare come “interruzione di pubblico servizio”.
La vicenda non finisce qui: dopo l’avviso di garanzia ricevuto dal Davoli, il suo legale, avv.Roberta Tadiello ha pronto una contro-querela rivolta alla Masini per calunnia e diffamazione a mezzo stampa ai presunti danni dell’ex consigliere comunale. Seguirà anche causa civile. Buona giustizia a tutti