Firenze – “Si continua, anno dopo anno, a non avere alcuna visione del futuro e, a fronte dell’assenza di un piano rifiuti una volta per tutte adeguato alle esigenze della nostra regione, scattano gli aumenti Tari come quello stabilito dal Comune di Firenze. Quello che le imprese chiedono, invece, è una diminuzione dei costi, pena la perdita di competitività del nostro sistema economico. L’aumento dei costi si riverserà inesorabilmente sul prezzo dei prodotti e servizi offerti dalle imprese senza che, per questo, le stesse possano godere di una crescita degli introiti. Insomma, invece che spengerla, gli enti locali cavalcano l’inflazione”.
Così Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana (foto), sul via libera agli aumenti Tari stabiliti dal Comune di Firenze.
“Il paradosso è che la transizione ecologica, così cara a Palazzo Vecchio, fallisce anche attraverso queste scelte, o meglio mancanza di scelte, che invece, con una gestione ecologica e adeguata dei rifiuti, potrebbe essere facilitata. La Firenze Green? Appare sempre di più uno slogan o, nella migliore delle ipotesi, una buona intenzione slegata dallo stato dell’arte che attesta, invece, la mancanza delle infrastrutture necessarie ad una svolta ecologica. Si discute su Scudo verde, blocco diesel euro 5, ma quante colonnine di ricarica esistono in città? Nei 14 posteggi di Firenze Parcheggi, stando a ciò che il sito della società riporta, solo 4 (alla Stazione di Santa Maria Novella), anche se nella sezione scelte green e certificazioni, se ne enumerano 19, presumibilmente in via di attivazione”.
CNA torna a chiedere che il Piano dei Rifiuti auspicato sia basato su un cambio di paradigma che trasformi ciò che oggi è visto come un costo nell’opportunità offerta dalla termovalorizzazione, cui ricorrere al netto dei recuperi dell’economia circolare e di un’adeguata raccolta differenziata.
“Crediamo che “la parte dei rifiuti non reintrodotti nell’economia circolare potrebbe concludere il suo ciclo all’interno di termovalorizzatori innovativi così da produrre energia ed acqua calda da distribuire alla comunità circostante tramite il teleriscaldamento, cogliendo la tripla opportunità di ridurre la tassa sui rifiuti, abbassare il costo energetico delle varie utenze e tutelare l’ambiente con la diminuzione dei viaggi su gomma e quella del numero delle discariche abusive” conclude Cioni.
L’associazione chiede anche uniformità delle tariffe su tutta l’area metropolitana prendendo a riferimento le tariffe più basse dei comuni più virtuosi e che le tariffe smettano di essere stabilite, a piè di lista, sulla base delle spese sostenute dal soggetto gestore.