Manutenzione straordinaria alla Torre degli Asinelli di Bologna. Il motivo sta nell’aumento di turisti che scelgono di visitare uno dei simboli più noti del capoluogo emiliano. I visitatori sono infatti passati da 100 al giorno a 350, con picchi di 700. Così si è deciso di intervenire per facilitare gli interventi di emergenza, nei casi in cui si presenti la necessità di soccorrere qualcuno all’interno della struttura. Lo riferisce l’amministrazione comunale riportando le parole con cui l’assessore alla Promozione della città, Matteo Lepore, esprime le proprie “congratulazioni per il tempestivo intervento d’emergenza degli operatori del 118 e di Vigili del fuoco, che domenica scorsa ha consentito di salvare la vita ad un signore colto da malore mentre visitava la torre degli Asinelli”.
La complessa manovra di salvataggio “è stata efficace – sottolinea l’assessore – anche grazie al protocollo tra Comune, Vigili del fuoco e 118 messo a punto lo scorso aprile proprio per agevolare l’eventuale evacuazione di infortunati dalla torre”. Il protocollo di intervento è stato definito sul campo con prove di evacuazione effettuate da Vigili del fuoco e operatori del 118, che hanno consentito di approntare uno schema poi applicato nel salvataggio di domenica. Ma altri interventi sono in programma. Un “ulteriore progetto per migliorare le condizioni di intervento in casi analoghi è in corso di realizzazione – scrive il Comune – e sarà eseguito e finanziato da Bologna Welcome, che si appresta ad acquisire la gestione delle torri simbolo della città” dopo aver vinto il bando comunale.
In particolare, nell’ambito di un’opera di rafforzamento della scala interna della Torre degli Asinelli, “saranno approntati ulteriori interventi per agevolare un pronto intervento di emergenza”, continua il Comune, spiegando che “gli operatori sanitari e i Vigili del fuoco hanno già individuato i nuovi punti dove saranno installati dei ganci per facilitare la calata delle barelle”. Un intervento che “si è reso necessario per il numero sempre crescente di turisti”. Il modello approntato per gli Asinelli, inoltre, “ha consentito di sperimentare un modus operandi applicabile in futuro anche a contesti simili – conclude il Comune – su edifici storici di interesse turistico con particolari caratteristiche di accessibilità, per i quali verrà promossa la creazione di protocolli specifici”.