Firenze – “Sto morendo” . La voce che rimbalza sulle case di Santo Spirito, sulla facciata austera di quella chiesa, è la sua, quella di Riky, del Maghero, di Riccardo Magherini che oggi avrebbe compiuto 46 anni. “Sto morendo”, mentre la gente è in ginocchio, in piazza, quella piazza dove tante volte la sua voce sarà rimbalzata per una battuta, una risata. Con gli amici. Quegli amici che, stringendosi intorno ai fratelli e ai genitori, oggi hanno voluto ricordare la morte di Riccardo Magherini, nel giorno del suo compleanno. Riccardo Magherini morì nella notte fra il 2 e il 3 marzo di sei anni fa, a 40 anni, lasciando un figlio a crescere senza padre e una città sbigottita. La morte giunse nel corso di un arresto messo in atto da 4 carabinieri, e la voce di oggi, con quella frase terribile “Sto morendo”, proviene dalla registrazione di un residente, che come molti (si è parlato di una sessantina di testimoni) furono presenti al fatto.
Per la giustizia italiana, quella tragedia non riconosce colpevoli. Assolti in cassazione, senza rinvio, tre dei 4 carabinieri che hanno eseguito l’arresto. Circa 400 persone, oggi, si sono ritrovate in piazza Santo Spirito a Firenze. “Tanti auguri Riky”. Oggi sarebbe stato il suo compleanno. Piazza in ginocchio. Silenzio. E il pensiero corre ad altri morti, altre vite stroncate nel corso di un arresto, a George Floyd, ma anche a Federico Aldovrandi, a tutti coloro che anche in Italia non sono tornati a casa. Mai più. Quando tutto è finito, le parole sono volate alte e giuste, le mani hanno dato vita agli applausi, qualcosa rimane nelle orecchie, ed è terribile. “Sto morendo”.