Firenze – Un’emergenza, quello della pubblica espressione di atti e discorsi d’odio, che negli ultimi 5 anni ha avuto una progressione esponenziale: gli ultimi dati forniti dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) da sottolineare il raddoppio dei reati discriminatori di razza, etnia, nazionalità, religione che passano dai 494 del 2016 agli 828 del 2017 e agli 801 del 2018. Nell’anno appena concluso se ne contano 969.
Per fronteggiare l’emergenza, dal Cospe giunge un’iniziativa di contrasto costituita da uno sportello e un numero attivi tutta la settimana. A beneficiarne, le tante vittime dei reati di discriminazione e di odio. Lo sportello, realizzato da COSPE (Cooperazione per Sviluppo Paesi Emergenti), è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio, dalla vicesindaca Cristina Giachi, l’assessore al welfare Andrea Vannucci, Udo Enwereuzor, responsabile migranti di COSPE e Marco Bouchuard, magistrato e fondatore della Rete Dafne.
“I crimini di odio – ha detto Udo Enwereuzor – sempre più frequenti, ma ancora poco riconosciuti e soprattutto poco denunciati a causa di un clima di crescente e pericolosa rassegnazione delle vittime”.
E’ per questo che , COSPE, con il sostegno dell’iniziativa “Odiare di costa”, promossa dall’associazione Tlon e dallo studio legale Wildside di Cathy La Torre e avvalendosi delle competenze della Rete Dafne e di ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), ha deciso di istituire, un servizio di ascolto, sostegno e assistenza alle persone vittime dei reati e discorsi d’odio razzista e della violenza xenofoba.
“Farsi carico anche del discorso di odio come esercizio di razzismo e discriminazione non è assolutamente secondario – ha sottolineato la vicesindaca Giachi – oggi assistiamo al diffondersi di una pericolosa pratica discorsiva, anche superficiale, che deve indurci a tenere alta la sorveglianza perché anche quando non sfociano in un crimine d’odio tali discorsi producono guasti e fragilità sociali che le persone pagano carissimo. Uno sportello come questo serve proprio a far capire che c’è un livello di diffusione del morbo terribile della discriminazione, del razzismo, e dell’odio, quando non anche delle pratiche violente che a volte ne conseguono, rende necessaria la cura delle vittime che spesso nemmeno denunciano quanto subito”.
Lo sportello sarà attivo presso la sede di COSPE (via Slataper, 10, Firenze) tutti i giovedì (dalle ore 10.00 alle ore 17.00). Stesso orario per il numero telefonico di assistenza che sarà attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì (10.00 – 17.00) mentre la segreteria telefonica sarà attiva h24. Gli operatori COSPE raccoglieranno i singoli casi segnalati dalle vittime di odio e le orienteranno verso servizi specifici a consulenze legali e di esperti. Il numero, che sarà presto diffuso attraverso spot radio e volantini, è il: 392- 5386480.
L’iniziativa, nata nell’ambito “V-START – Sensibilizzazione e lavoro di rete per le vittime dei crimini d’odio”, si inserisce nel Patto Sociale contro il Razzismo lanciato dal Sindaco e dal Rettore il 6 dicembre scorso.