Firenze – L’accusa è tentato omicidio, per cinque anarchici, e riguarda l’attentato di Capodanno a Firenze, quando una bomba esplose davanti alla libreria di destra Casapound, che funziona anche da centro culturale. L’ordigno, piazzato davanti alla struttura, esplose quando l’artificiere di polizia Mario Vece cominciò ad esaminarlo. L’agente perse una mano e un occhio.
A eseguire i provvedimenti, l’Antiterrorismo insieme alla Digos fiorentina.
Nella stessa operazione, sono stati fermati altri tre anarchici, per l’attentato che venne eseguito sempre l’anno scorso, il 21 aprile, ai danni di una caserma dei carabinieri a Rovezzano. In quel caso, si trattò del lancio di una molotov. Due fermi sono stati eseguiti a Roma e Lecce, oltre a Firenze. Sembra che nell’operazione complessiva siano impiegati due centinaia fra carabinieri e polizia.
Nell’operazione di sgombero, che si sta svolgendo nell’edificio “La Riottosa”, al Galluzzo in provincia di Firenze, occupato da tempo dagli anarchici, è presente anche un elicottero. Due ricercati dai carabinieri per l’attentato di Capodanno sono saliti sul tetto della struttura. La zona è stata isolata dalla polizia.
Secondo le ultime voci, sembra che sull’ordigno utilizzato per Capodanno, siano state rinvenute tracce di DNA, che avrebbero permesso di identificare chi ha materialmente costruito il marchingegno esplosivo.
“Lo straordinario impegno e la perseveranza profusa dai colleghi della Digos di Firenze – questo il commento del segretario Generale aggiunto Uil Polizia Antonio Lanzilli – ha finalmente assicurato alla giustizia i presunti colpevoli a seguito di indagini complesse ed articolate a dimostrazione del fatto che la professionalità delle donne e degli uomini della Polizia di Stato è sempre di livello altissimo. Un pensiero, infine, a Mario Vece e tutti i colleghi artificieri di Firenze e d’ Italia che, attraverso il loro impegno quotidiano, mettendo a repentaglio la propria vita nel disinnescare ordigni esplosivi, garantiscono la sicurezza della Comunità”.
“Grati all’operato della Procura della Repubblica, della polizia e dei carabinieri che hanno lavorato con grandissimo impegno. Nessuna indulgenza – ha detto il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai – nei confronti di chi viveva e vive, tuttora, nell’illegalità. Chiediamo delle pene esemplari per chi poteva provocare una strage”.