Attacco ai sindacati, ieri botte agli operai, oggi proiettile in busta a Beccastrini (Cisl)

Firenze – L’attacco ai sindacati non si ferma: dopo gli episodi che hanno visto sotto tiro la Cgil, dopo l’aggressione ai lavoratori della Dreamland di ieri con 4 operai all’ospedale, oggi una busta con proiettile e minacce è stata recapitata al segretario toscano dei metalmeccanici Cisl, Alessandro Beccastrini. Sull’episodio il segretario generale Cisl Firenze-Prato Fabio Franchi: “Un atto intimidatorio che non fermerà il nostro impegno a fianco dei lavoratori. Saremo in piazza sabato a Roma”. Il fatto è successo ieri pomeriggio, nella sede Cisl di via Carlo del Prete a Firenze. Sull’episodio, molte le reazioni.

“Un atto intimidatorio senza precedenti. La busta contenente un proiettile con una lettera anonima fatta recapitare al segretario Fim-Cisl Toscana Alessandro Beccastrini è l’ennesimo attacco al sindacato confederale – spiega il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – ed alle istituzioni democratiche. Siamo ancora più convinti che sia necessaria una risposta ferma contro queste minacce, questi soprusi e queste violenze. Ad Alessandro Beccastrini ed a tutta la Fim-Cisl la solidarietà mia e di tutto il Consiglio comunale di Firenze. Vogliamo che sia fatta luce su questa vile intimidazione che non deve essere assolutamente sottovalutata”.  Ferma condanna anche da Nicola Armentano, capogruppo Pd e Letizia Perini, vicecapogruppo Pd, a Palazzo Vecchio e dall’assessora al lavoro Benedetta Albanese.

Intanto, l’episodio di aggressione con tanto di 4 operai finiti in ospedale avvenuta ieri a Prato, nella zona Macrolotto, davanti alla Dreamland, dove si stava svolgendo un’iniziativa di lotta dei lavoratori organizzati da SiCobas, sta scatenando reazioni in tutta la Toscana e a livello nazionale. Con una nota, Sinistra italiana esprime “piena solidarietà ai lavoratori brutalmente picchiati ieri pomeriggio al presidio davanti alla Dreamland. Si tratta di un grave episodio, purtroppo non è la prima volta che accade un fatto del genere. A Prato lo sfruttamento, il lavoro nero, il non rispetto dei contratti nazionali, la mancanza di condizioni di sicurezza sono all’ordine del giorno. Siamo di fronte ad una situazione intollerabile”.

La Cgil di Prato sottolinea che “è inaccettabile che chi manifesta sia oggetto di gravi atti di intimidazione e di violenza. Quanto accaduto dinanzi alla Dreamland racconta ancora una volta di un territorio in cui si fa sempre più urgente la necessità di accelerare interventi e misure che contrastino a lo sfruttamento del lavoro e la sicurezza nelle condizioni lavorative”.

Per Sinistra civica ecologista “il pestaggio e le violenze subite da un gruppo di lavoratori che manifestava pacificamente non possono essere tollerate in alcun modo. Le forze di polizia e la magistratura devono intervenire quanto prima, individuando e punendo responsabili e mandanti. Occorre anche una maggiore presenza dello Stato per potenziare gli strumenti già in campo”.

L’assessore regionale Stefano Ciuoffo condanna gli episodi di violenza avvenuti ieri davanti all’azienda del Macrolotto di Prato, auspicando un intervento forte dello Stato per contrastare il lavoro nero e annunciando il forte impegno per rendere ancora più stringente l’azione della Regione per la prevenzione e la sicurezza.

“Gli episodi accaduti ieri, 11 ottobre, davanti al magazzino di un pronto moda in via Galvani a Prato – afferma – sono gravissimi e devono essere condannati con fermezza, senza se e senza ma. La violenza come forma di confronto con chi esprime idee o giudizi diversi dai propri è la negazione dei valori democratici e civili da cui le nostre comunità discendono”.

“La Regione Toscana – prosegue l’assessore – anche in queste settimane, in un lavoro collegiale tra più assessorati e strutture tecniche, si sta adoperando, nei limiti delle proprie competenze, affinché il tema dello sfruttamento lavorativo sia al centro delle azioni e delle politiche dei vari attori istituzionali. Ne è dimostrazione il rinnovo del Piano lavoro sicuro e del meticoloso lavoro del settore prevenzione e sicurezza sul lavoro guidato dal responsabile Renzo Berti. Il Comune di Prato nel corso di questi anni ha maturato esperienze significative e posto azioni concrete per arginare il fenomeno ma diventa non più rimandabile un’azione forte da parte dello Stato per il potenziamento degli organi periferici dell’ispettorato del lavoro. Su questo chiediamo un impegno concreto e rapido”.

 Dall’Usb una nota di fuoco: “A Prato è avvenuta un’altra gravissima  aggressione squadristica ai danni di lavoratori in sciopero, questa volta alla Dreamland.Nel pomeriggio di ieri una squadraccia al soldo del padrone, armata di mazze e altri strumenti atti ad offendere ha selvaggiamente aggredito alcuni lavoratori che stazionavano davanti alla Dreamland, lavoratori che rivendicano un equa retribuzione ed un orario di lavoro contrattuale e non da schiavi.L’aggressione ha costretto 4 lavoratori alle cure ospedaliere. Trattasi dell’ennesima  aggressione ai danni di lavoratori in lotta, e tutto questo avviene nel silenzio delle autorità e delle istituzioni di Prato. Come USB esprimiamo la solidarietà e la vicinanza ai lavoratori e ai compagni e ai militanti del SI Cobas.Tocca uno tocca tutti !”.

Sull’episodio della Dreamland, oltre alla condanna della violenza, Sinistra Progetto Comune aggiunge: “Con il massimo rispetto per l’autonomia di ogni realtà politica e istituzionale, ci permettiamo di ritenere davvero grave il vuoto creato attorno a vertenze come quella della Dreamland. Cerchiamo di essere il più presenti possibili anche nel vicino territorio di Prato e continueremo ovviamente a farlo, insieme alle forze politiche della nostra coalizione e a chi ci ha spesso accompagnato ai presidi e alle manifestazioni, in particolare per la vertenza legata alla Texprint, come Lorenzo Ballerini (Campi a Sinistra) ed Enrico Carpini (Territori Beni Comuni – Città Metropolitana)”.

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