Aste moderna e contemporanea, 29 e 30 maggio da Farsetti grandi capolavori italiani e internazionali

Prato – Dopo la tappa milanese, sabato 23 e per la durata di una settimana, riflettori puntati sulla sede di Viale della Repubblica a Prato di Farsetti Arte dove sarà aperta al pubblico l’esposizione delle opere, per un totale di  614, che saranno battute nelle aste del 29 e 30 maggio di Arte moderna e contemporanea. Opere di alto profilo, come è nello stile Farsetti, eccellenze italiane e grandi maestri internazionali, una scelta dettata dalla particolare attenzione nei confronti del nostro paese che grazie all’EXPO di Milano vede la presenza di molti stranieri attratti dalle nostre bellezze, non ultima, l’arte.  Tra i grandi maestri italiani Giorgio Morandi di cui saranno messe all’incanto due opere, una “Natura morta” del 1955 esposta alla IX Quadriennale di Roma nel 1965-66, olio su tela cm. 20,5X30,5 stimata 350.00/450.000 Euro, e un “Paesaggio” del 1942, olio su tela, cm. 49X53 stimato 230.000/330.000 Euro, che reca l’etichetta di una esposizione d’Arte Italiana a Buenos Aires del 1947. Così come era stato per Paul Cèzanne, suo modello, anche Morandi trova nel paesaggio e nella natura morta i due generi eletti per la  sua personale  costruzione del mondo.

In particolare questo  Paesaggio è tipicamente appenninico, visto in verticale, con le colline che si intersecano tra loro ed i filari orizzontali di alberi interrotti solo da alcune case a sinistra, la luce restituisce profondità ed i colori sono quelli della terra ma il risultato è quello di una visione lontana e al di fuori del tempo. Accanto ai dipinti, una nutrita selezione di incisioni di Giorgio Morandi, tecnica perseguita dall’artista con grande passione, perchè “ Il faut respecter le noir” come  diceva Odilon Redon e la produzione dell’artista fu molto intensa, dal 1912 fino al 1945, con i medesimi soggetti dei dipinti, nature morte, fiori, paesaggi.  “Tutto diventa, per la qualità della luce, più misterioso e velato, e la materia meno reale. I profili della città di Dusseldorf si delineano velati con punte aguzze. Il Duomo – nell’interno le alte vetrate colorite delle più vaghe tinte, brillano tra le altissime arcate gotiche. Belle vetrate colorate a triangoli e a quadretti gialli e blu”, così scriveva Giacomo Balla alla sua famiglia a Roma, in occasione dei suoi soggiorni a Dusseldorf, più volte, tra il 1912 e il 1913 ospite in casa Lowenstein. Opere come esperimenti sulla luce che Giacomo Balla conservò in casa e che solo dal 1954 iniziarono ad 83854 002essere esposti al pubblico.

In asta l’opera “Compenetrazione iridescente n. 3” datata 1912 , olio su carta applicata su tela cm. 66, 9X 47,7 esposta per la prima volta a New York nella Rose Fried Gallery tra il gennaio e febbraio 1954 , con una stima di 450.000/550.000 Euro. Altro capolavoro futurista è “ Paysage” ( Le Cannon) 1917 di Gino Severini, un olio su tela cm. 82X65 che da Buenos Aires, Collezione Acquarone prima, Galleria Bonino poi, è giunto in una collezione privata. Un’opera importante perché è tra i rari dipinti che segnano il passaggio dal cubismo sintetico al classicismo. La composizione del quadro si sviluppa attraverso un gioco tra la superficie piatta e la scomposizione geometrica di una veduta nel gioco prospettico di una cornice fuori asse. Nell’anno del centenario dalla nascita un “Cretto bianco” del 1974 del grande maestro Alberto Burri, caolino e vinavil su tavola cm. 42X85 con stima 380.000/500.000, e sempre di grande valore storico e artistico,  “Tête” di Amedeo Modigliani, un pastello blu su carta del 1914, cm. 56X42,3 stima 120.000/160.000, e un “Concetto spaziale, Teatrino” di Lucio Fontana del 1965, idropittura su tela, nero e legno laccato, nero cm. 102, 5X89 stima  350.000/450.000. Tra le proposte non mancano sculture di eccellenza come un “Giocoliere” di Marino Marini, 1939, terracotta, altezza cm. 154 stima 200.000/450.000 e “Palla corda” di Alighiero Boetti del 1987 , ferro, ghisa e cavo d’acciaio, cm. 230X140 stima 300.000/500.000 Euro. Particolarmente nutrita la selezione di opere dell’arte figurativa italiana tra cui spiccano : Sironi, Carrà, Rosai, De Pisis, numerosi dipinti di De Chirico e “Contemplazione” di Massimo Campigli, un olio su tela del 1949 , cm. 69X92 con stima 70.000/90.000. Tra le proposte 84273 002straniere, “Deserto di Pietra” del 1933 di Paul Klee, acquerello su carta, applicato su cartone, cm. 48X34,3 stimato 350.000/450.000 e “La maison de Mimi Pinson sous la neige” un olio su tela di Maurice Utrillo del 1942 circa, cm. 50X61 stima 100.000/150.000. www.farsettiarte.it

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In particolare questo  Paesaggio è tipicamente appenninico, visto in verticale, con le colline che si intersecano tra loro ed i filari orizzontali di alberi interrotti solo da alcune case a sinistra, la luce restituisce profondità ed i colori sono quelli della terra ma il risultato è quello di una visione lontana e al di fuori del tempo. Accanto ai dipinti, una nutrita selezione di incisioni di Giorgio Morandi, tecnica perseguita dall’artista con grande passione, perchè “ Il faut respecter le noir” come  diceva Odilon Redon e la produzione dell’artista fu molto intensa, dal 1912 fino al 1945, con i medesimi soggetti dei dipinti, nature morte, fiori, paesaggi.  “Tutto diventa, per la qualità della luce, più misterioso e velato, e la materia meno reale. I profili della città di Dusseldorf si delineano velati con punte aguzze. Il Duomo – nell’interno le alte vetrate colorite delle più vaghe tinte, brillano tra le altissime arcate gotiche. Belle vetrate colorate a triangoli e a quadretti gialli e blu”, così scriveva Giacomo Balla alla sua famiglia a Roma, in occasione dei suoi soggiorni a Dusseldorf, più volte, tra il 1912 e il 1913 ospite in casa Lowenstein. Opere come esperimenti sulla luce che Giacomo Balla conservò in casa e che solo dal 1954 iniziarono ad 83854 002essere esposti al pubblico.

In asta l’opera “Compenetrazione iridescente n. 3” datata 1912 , olio su carta applicata su tela cm. 66, 9X 47,7 esposta per la prima volta a New York nella Rose Fried Gallery tra il gennaio e febbraio 1954 , con una stima di 450.000/550.000 Euro. Altro capolavoro futurista è “ Paysage” ( Le Cannon) 1917 di Gino Severini, un olio su tela cm. 82X65 che da Buenos Aires, Collezione Acquarone prima, Galleria Bonino poi, è giunto in una collezione privata. Un’opera importante perché è tra i rari dipinti che segnano il passaggio dal cubismo sintetico al classicismo. La composizione del quadro si sviluppa attraverso un gioco tra la superficie piatta e la scomposizione geometrica di una veduta nel gioco prospettico di una cornice fuori asse. Nell’anno del centenario dalla nascita un “Cretto bianco” del 1974 del grande maestro Alberto Burri, caolino e vinavil su tavola cm. 42X85 con stima 380.000/500.000, e sempre di grande valore storico e artistico,  “Tête” di Amedeo Modigliani, un pastello blu su carta del 1914, cm. 56X42,3 stima 120.000/160.000, e un “Concetto spaziale, Teatrino” di Lucio Fontana del 1965, idropittura su tela, nero e legno laccato, nero cm. 102, 5X89 stima  350.000/450.000. Tra le proposte non mancano sculture di eccellenza come un “Giocoliere” di Marino Marini, 1939, terracotta, altezza cm. 154 stima 200.000/450.000 e “Palla corda” di Alighiero Boetti del 1987 , ferro, ghisa e cavo d’acciaio, cm. 230X140 stima 300.000/500.000 Euro. Particolarmente nutrita la selezione di opere dell’arte figurativa italiana tra cui spiccano : Sironi, Carrà, Rosai, De Pisis, numerosi dipinti di De Chirico e “Contemplazione” di Massimo Campigli, un olio su tela del 1949 , cm. 69X92 con stima 70.000/90.000. Tra le proposte 84273 002straniere, “Deserto di Pietra” del 1933 di Paul Klee, acquerello su carta, applicato su cartone, cm. 48X34,3 stimato 350.000/450.000 e “La maison de Mimi Pinson sous la neige” un olio su tela di Maurice Utrillo del 1942 circa, cm. 50X61 stima 100.000/150.000. www.farsettiarte.it

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