Firenze – Desta un forte dibattito, la sentenza che a Firenze assolve gli accusati di uno stupro di gruppo, che nelle motivazioni reca la valutazione di non avere compreso che la ragazza non voleva il rapporto.
Sulla vicenda, interviene la Cgil Toscana: “Abbiamo appreso dalla stampa le motivazioni della sentenza, le sentenze non si commentano si usava dire, ma stavolta non si può rimanere in silenzio, siamo colpite profondamente. La vicenda conferma purtroppo, e non ne avevamo bisogno, a danno di un’altra donna, la insufficiente attenzione e specializzazione, relativamente a tutti i gradi del processo, sulla violenza di genere ed in particolare sulla violenza sessuale.
Per questo occorre dare corso con forza e tempestività alle linee di indirizzo del Csm che non ha mancato di confermare «la valenza irrinunciabile della specializzazione degli uffici» – requirenti e giudicanti – che trattano i procedimenti relativi ai reati di violenza di genere. Servono specializzazione e formazione della magistratura inquirente e giudicante sui reati di violenza di genere ed in particolare violenza sessuale.
La formazione obbligatoria e qualificata deve costituire inoltre un presupposto inderogabile per il magistrato delegato a trattare questa materia.
Questo il minimo sindacale che pretendiamo perché possa essere assicurata giustizia”.