Sono cinque i rinvii a giudizio emessi oggi, 15 febbraio, nei confronti dei cosiddetti “furbetti dell’ente irriguo”. Sei dipendenti pubblici aretini erano accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato, ed uno soltanto di loro ha patteggiato per lo stesso reato. Per i restanti cinque, invece, la condanna odierna. Tutti i pubblici dipendenti sono accusati di essere usciti più volte dal lavoro senza marcare il cartellino di presenza e, questo, per andare dal parrucchiere o fare la spesa. Sempre in tema di truffe allo Stato, la Guardia di finanza di Livorno ha pubblicato oggi il bilancio 2011 dell’attività di controllo effettuata sul territorio provinciale. Su 6 controllate, 5 persone si dichiarano più povere per ottenere agevolazioni sociali e sanitarie (es. esenzione dal ticket, buoni libro, agevolazioni delle rette per le mense scolastiche). In totale, su un campione di 600 persone controllate, sono state rilevate 510 irregolarità nella dichiarazione dei redditi. Alcuni, addirittura, dichiaravano un reddito che garantiva loro l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario, ma possedevano auto di lusso.
15 Febbraio 2012
Assenteismo nel pubblico impiego: cinque condanne ad Arezzo
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