Assembramenti e polizia, il weekend caldo di Sant’Ambrogio

Firenze – Sant’Ambrogio sabato sera, rulli di tamburi e ragazzi con bottiglie in mano e bicchieri di plastica. La pensilina della piazza è l’obiettivo. Tutti insieme, come se il covid si fosse preso una vacanza: mascherine abbassate, nessu distanziamento. Balli e musica. Intanto i residenti filmano, si lamentano, chiedono l’intervento della polizia. Gli interventi continui di vigili urbani e forze dell’ordine, 5 pattuglie in attività come specifica oggi l’assessore comunale alla sicurezza Bendetta Albanese e tutto rientra, poco prima delle 22, ora del coprifuoco. Ma la festa non coinvolge solo Sant’Ambrogio (via Pietrapiana, Borgo La Croce e limirofi) scoppia anche alle Cure, ad esempio. Ed è settimane che in Santo Spirito corrono allrmanti post sulla ripresa della movida.

Un preoccupato post del sindaco Dario Nardella era già stato pubblicato ieri sul suo profilo Fb e sembra preannunciare un nuovo giro di vite: “I raggruppamenti festaioli di questi fine settimana rischiano davvero di vanificare tutti gli sforzi fatti da cittadini e imprese per rimanere gialli a Firenze e in Toscana. Ieri i nostri agenti, polizia municipale e polizia di Stato, hanno lavorato tutta la sera e sanzionato decine di persone nella zona di Sant’ambrogio, Borgo La Croce e Cure. Mi vedrò presto con la Prefetta per intensificare nuovamente controlli e sanzioni”.
A fargli eco, il post dell’assessore regionale Simone Bezzini, che non risparmia certo le parole nel delineare il rischio: “Il rischio che i contagi tornino a salire è alto, non bisogna abbassare la guardia e sarebbe un errore vanificare gli sforzi fatti fino ad ora. L’impegno comune di cittadini e istituzioni ha reso la Toscana virtuosa, consentendo di abbassare l’indice di rischio e collocare la nostra regione in fascia gialla per la quarta settimana di fila, a partire da oggi. Ma tutto ciò non è scontato, anzi.

Questa settimana (dal 25/1 al 31/1) abbiamo registrato in Toscana 3.597 nuovi positivi (età media: 46,58 anni), 590 in più rispetto alla precedente (nella settimana dal 18/1 al 24/1 il totale dei nuovi positivi era 3.007 – età media: 48,23). Oltre ad una crescita del 20% circa del numero di casi, si nota anche un abbassamento dell’età media degli stessi: la fascia che presenta il maggior incremento è quella tra 20 e 39 anni.
Nonostante il tasso dei ricoveri sia in discesa (anche se lentamente a causa della degenza media della malattia), questo incremento dei casi, seppure per ora contenuto, potrebbe far aumentare, attraverso la sua quota sintomatica, l’indice di contagiosità, con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare nelle prossime settimane. Un campanello d’allarme che non va affatto trascurato.
Mantenere bassa la curva dei contagi è fondamentale anche per il successo della campagna di vaccinazione: il dato nazionale di oggi colloca la Toscana ai primi posti tra le regioni italiane per capacità vaccinale, con l’88,4% di dosi somministrate su quelle consegnate”.
Alla luce dei dati, è quindi la fascia dei giovani quella più coinvolta. “Capisco la voglia di divertirsi e di uscire, dopo mesi di restrizioni, ma in questo modo rischiamo di avere l’effetto contrario – continua Nardella – Serve la collaborazione di tutti: il contagio è ancora elevato, non possiamo permettere che la maggioranza paghi per il comportamento irresponsabile di pochi.”.
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