Asciuti (Lega) mette insieme no green pass e Primo Levi, il suo capogruppo: “Posizioni personali”

Firenze – L’intervento del consigliere comunale della Lega Salvini Firenze Andrea Asciuti, fa esplodere una serie di reazioni a catena che costringono il capogruppo Federico Bussolin a una rapida e decisa presa di distanza. Infatti, insieme a una legittima presa di posizione personale sulla volontà di non vaccinarsi, i consigliere Asciuti prende d’infilata tutta una serie di affermazioni e parallelismi che sommano punti delicati. Fra questi, l’uso delle parole dello scrittore Primo Levi, utilizzando il quale Asciuti tenta una convergenza ideale fra shoah e “repressione” anti no vax. Ecco il testo citato: “Non iniziò con le camere a gas. Non iniziò con i forni crematori. Non iniziò con i campi di concentramento e di sterminio. […] Iniziò con i politici che dividevano le persone tra “noi” e “loro”. Iniziò con i discorsi di odio e di intolleranza, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione. Iniziò con promesse e propaganda, volte solo all’aumento del consenso. Iniziò con le leggi che distinguevano le persone […] Iniziò con i bambini espulsi da scuola […] Iniziò quando la gente smise di preoccuparsene, quando la gente divenne insensibile, obbediente e cieca, con la convinzione che tutto questo fosse normale”. A seguire, un lungo intervento in cui oltre alla presunta inutilità dei vaccini, Asciuti dichiara la portata a suo parere anti democratica del green pass.

 Il lungo j’accuse di Asciuti scatena immediate rezioni. In primis quella del capogruppo comunale Bussolin che come già detto, prende le distanze parlando di posizioni personali del consigliere, poi la capogruppo comunale della Lista Nardella Mimma Dardano, che parla di “toni e affermazioni gravissime e inaccettabili”, ma anche l‘assessora Sara Funaro che, dopo essere intervenuta nei giorni scorsi per stigmatizzare l’utilizzo da parte dei no vax delle famigerate stelle gialle, interviene di nuovo:

Le dichiarazioni del consigliere asciuti sono gravissime. Abbiamo già condannato la strumentalizzazione della shoah nelle piazze dei giorni scorsi e condanniamo oggi l’utilizzo bieco e strumentale delle parole di Primo Levi. È l’ora di finirla di tirare in ballo una delle pagine più buie della nostra storia e la memoria  dei nostri anziani per giustificare atti individuali egoistici che non tutelano la salute della collettività.

Non è la prima volta che il consigliere Asciuti tenta di effettuare revisionismo storico. Accadde anche in consiglio comunale per il giorno della memoria di un anno fa con dichiarazioni gravissime. Accade oggi strumentalizzando chi le persecuzioni razziali e i campi di sterminio li ha vissuti sulla sua pelle. Queste derive pericolose vanno fermate subito e mi preoccupa ancora di più dal momento che il consigliere Asciuti siede nel consiglio comunale e svolge il ruolo di insegnante”.
 Il capogruppo del Pd, Nicola Armentano: “Un’offesa alla nostra storia e alla memoria il riferimento a Auschwitz. Una presa di posizione sui vaccini da parte di Asciuti che è vergognosa, soprattutto perchè proviene da chi fa parte di un’istituzione. Asciuti strizza l’occhio ai deliri no vax strumentalizzando una pagina buia della nostra storia. Pare impossibile che qualcuno non abbia ancora compreso fino in fondo quanto abbiamo vissuto. Vaccinarsi non è solo una questione personale ma è una questione collettiva, è un atto di responsabilità per la propria salute ma anche per quella degli altri”.
“Il Consigliere Asciuti – commentano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – si permette di citare Primo Levi. A lui chiediamo: lui non contrappone noi e loro quando divide tra stranieri e non, quando divide tra omosessuali e non, quando criminalizza le donne perché vogliono decidere sul loro corpo, quando nega a intere comunità di poter pregare opponendosi a qualsiasi ipotesi di moschea? I brividi vengono a leggere le sue parole “.
Da parte sua, il consigliere Asciuti si guarda bene dal fare qualsiasi passi indietro e seppure implcitamente, la risposta è per Bussolin: “Si può non essere certamente d’accordo con la posizione che ho espresso – dichiara – ma non si può non riconoscere che quello che ho espresso è largamente condiviso anche all’interno della Lega. Basta leggere le dichiarazioni pubbliche di Pillon, Siri, Borghi e Bagnai che hanno anche promosso e sostenuto molte delle manifestazioni anti green-pass di questi giorni. La politica è una cosa seria, si risponda nel merito – conclude Asciuti – e soprattutto con onestà intellettuale”.
Foto d’archivio Luca Grillandini, presidio no green pass alla Fortezza

 

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