Una grande mostra collettiva con opere di ottocento artisti e una straordinaria vendita benefica a favore delle popolazioni terremotate. Tutto ciò non è mai stato realizzato prima d’ora in Italia e il progetto parte dalla nostra città. L’iniziativa si chiama “ARTquake” e ha preso il via con facebook (tramite il gruppo “L’arte della solidarietà” dove si trovano tutte le foto delle opere donate). All’appello hanno risposto in sole tre settimane creativi di spicco nazionali e internazionali, ma anche studenti e comuni cittadini. Ed ecco che si è raggiunta la cifra record di ottocento – ripeto 800 – opere raccolte.
Qualche nome di coloro che hanno aderito? Omar Galliani e il figlio Michelangelo, Carlo Guarienti, Antonio Possenti, Fulvio Di Piazza, David De Biasio, Frank Denota, Marcello Grassi e Fabrizio Orsi. Ce n’è per tutti i gusti: “Ci sono pitture, sculture e fotografie – spiega Alberto Agazzani, vicepresidente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e ideatore dell’iniziativa – Ne nascerà una mostra ai Chiostri di San Domenico (inaugurazione l’11 luglio alle 21 e finissage il 5 settembre) e una vendita all’asta”.
Le opere saranno esposte con l’indicazione di un’offerta minima di acquisto diretto (on-line su www.artquake.it o tramite apposito modulo con bonifico bancario). Con quelle invendute si farà una lotteria: i biglietti costeranno 50 euro l’uno e si potranno acquistare dallo Zonta International di Reggio Emilia (che supporta prioritariamente l’idea insieme all’Accademia di Belle Arti di Bologna, in collaborazione col Comune di Reggio-Musei Civici, col patrocinio di Federnotai e il supporto della Banca Popolare dell’Emilia Romagna). L’estrazione avverrà il 5 settembre.
Sono stati scelti tre Comuni a cui donare interamente i fondi: Rolo (Re), Quistello (MN) e Cavezzo (MO). “Scelta fatta, nei primi due casi, – spiega sempre Agazzani – perché di questi due paesi si è parlato meno a livello mediatico quindi hanno bisogno di più attenzione; la decisione di Cavezzo deriva invece dal fatto che è andato completamente distrutto”.
Come si fa a partecipare? “Le opere si possono portare o inviare ai Musei Civici fino al 5 luglio –spiega Elisabetta Farioli, direttore dei Musei –Bisogna iscriversi alla mail lartedellasolidarieta@gmail.com. All’opera bisogna allegare la didascalia completa con nome dell’autore, titolo, anno, tecnica, misure e quotazione minima di mercato; inoltre bisogna mandare una foto dell’opera all’indirizzo email. E’ già arrivato tantissimo materiale e siamo davvero contenti. I Chiostri di San Domenico saranno poi la cornice per la mostra che diverrà pure occasione di riflessione sull’arte contemporanea>.
Tra le opere c’è anche una foto donata dall’assessore ai progetti speciali Mimmo Spadoni perché “ho preso alla lettera lo slogan di ArtQuake: ‘Non chiederti cosa possono fare lo Stato o gli altri per loro. Chiediti cosa puoi fare tu’…questo è il messaggio che deve passare”. Messaggio recepito anche dallo Zonta Club della nostra città che ha deciso di aderire al progetto, come sottolinea la vicepresidente Simona Caffarri, “per aiutare i terremotati reggiani, modenesi e mantovani. In passato avevamo organizzato una raccolta fondi per l’Accademia d’arte de L’Aquila, quindi non potevamo non partecipare anche stavolta per sostenere fra l’altro chi vive proprio dietro casa nostra”.
Insomma ArtQuake è un bel “sussulto dell’arte” che parte dal cuore dei reggiani e si fa contagioso uscendo dai confini nazionali.
Cristina Fabbri