Artigianato e Pmi, a Firenze pressione fiscale al 74,1%

La Total Tax Rate, o meglio, il peso complessivo del fisco su piccole imprese e e artigiani nel 2014 arriverà, in Italia, a un dato medio del 63,1%. E in Toscana? Nella nostra regione, sono ben 4 i capoluoghi di provincia che superano la media, a cominciare da Firenze, in cui la pressione fiscale complessiva si stabilirà, per il 2014, al 74,1%.

I dati sono emersi nel corso dell’analisi svolta dalla Cna nazionale su 112 comuni capoluogo di provincia e regione. Il quadro, per quanto riguarda la Toscana, vede dunque Firenze al primo posto col 74,1%, seguita da Grosseto col 68,1%,  Livorno al 63,8%, Siena  al 63,6%, Lucca col 62,1%, l’accoppiata Pistoia e Prato al 61,7%, Pisa al 61,6%  e infine Massa Carrara, 60,0% e Arezzo, 57,8%. A livello nazionale Firenze finisce “solo” quarta, stabilendosi così nella top ten delle città italiane con peso fiscale complessivamente più alto su artigianato e piccola impresa. Nella classifica della imposizione fiscale sui ‘piccoli’ nelle 112 città, dopo  Roma (pressione fiscale 74,4%),  Bologna e Reggio Calabria (74,2%), al quarto posto ecco Firenze.

Ancora, per quanto riguarda il Tax Free Day, vale a dire il giorno in cui si comincia a lavorare per se stessi e non per pagare il fisco, ecco la situazione toscana: a Firenze nel 2014 il fisco chiede di lavorare per lui fino al 29 settembre (38 giorni in più rispetto al 2011); Arezzo è fra le città migliori d’Italia, all’ottavo posto: fino al 31 luglio. A Firenze dunque, si smette di lavorare per il fisco il 29 settembre; a Grosseto il 7 settembre; a Livorno si lavora per il fisco fino al 22 agosto; a Siena fino al 21 agosto;  a Lucca si arriva fino al 16 agosto; a Pisa, Pistoia e Prato il limite è al 14 agosto; a  Massa Carrara l’8 agosto; ad  Arezzo il 31 luglio.

Infine, dopo aver pagato tutto ciò che c’è da pagare, nel 2014 quanto rimane in tasca all’impresa? Ecco i dati che emergono dall’analisi della Cna, calcolati su un’impresa tipo, vale a dire una ditta individuale manifatturiera, con un laboratorio di 350 mq, un negozio di 175 mq, 5 dipendenti, un fatturato di 430mila euro/anno e un reddito d’impresa di 50mila euro/anno. A conti fatti il risultato è magro: dopo aver pagato tutte le tasse i 50mila euro nel 2014 diventano: ad Arezzo € 21.114, a Massa Carrara € 19.992, a Pisa € 19.205, a Prato € 19.157, a Pistoia € 19.130, a Lucca € 18.962 , a Siena € 18.200, a Livorno € 18.102, a Grosseto € 15.942, a Firenze € 12.938 (erano 18.072 nel 2011). Amaro  e allarmato il commento del direttore di Cna Toscana  Saverio Paolieri: “La pressione fiscale sulle imprese è diventata un mostro a tre teste (nazionale, regionale e comunale) che divora le loro risorse e il loro lavoro. È insostenibile: come si può sperare nella ripresa economica quando le nostre imprese sopportano un peso così enorme? È necessario ridurre la tassazione su artigianato e PMI esemplificare, sia a livello centrale sia a livello locale, gli adempimenti  che determinano costi indiretti sulle imprese e ne diminuiscono la produttività. Solo così si può restituire fiato e competitività al nostro sistema economico”.

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