Firenze – Attenzione e sostegno. È ciò che richiederanno sabato 27 febbraio gli artigiani fiorentini al Sindaco di Firenze, Dario Nardella e al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, sia direttamente in quanto rappresentati di enti locali, sia come tramite verso il Governo Draghi.
Richieste già presentate lo scorso 5 dicembre con un presidio-installazione in piazza della Signoria e la consegna di un memorandum agli stessi Nardella e Giani che, ad oggi, non ha avuto però alcun tipo di riscontro.
Le attività dell’artigianato artistico, al pari di altri tipi d’impresa coinvolti nella filiera del turismo, risentono notevolmente delle esternalità negative prodotte dalla pandemia da Covid-19 per i distretti produttivi afferenti alle Città d’Arte. A differenza di altri operatori economici, dai ristoranti ai bar e passando per le guide turistiche, le imprese artigianali non hanno beneficiato di alcuno dei contributi nazionali della “saga Ristori”, né di alcun sostegno proveniente dalla Regione Toscana che, giova ricordarlo, ha competenza legislativa e amministrativa residuale esclusiva in materia di artigianato.
Un settore prezioso, che caratterizza il nostro territorio, ma allo stato attuale sempre più Fragile (come i manufatti che i manifestanti porteranno in piazza insieme ai loro strumenti di lavoro), tanto che almeno una ditta su quattro rischia di chiudere i battenti definitivamente nell’arco del 2021.
Nel corso della manifestazione, alla quale sono stati invitati a partecipare Nardella e Giani, gli artigiani presenteranno gli interventi prioritari per il settore.