Arte e moda: quel foulard è un capolavoro

Prato – A Prato una preziosa mostra “Tra arte e moda. Nostalgia del futuro nei tessuti d’artista del dopoguerra “, dal 21 di maggio al 19 febbraio 2017, al Museo del Tessuto, che ripercorre il contributo artistico, ancora poco conosciuto, di alcune e importanti collezioni di progetti per tessuti stampati, opere d’arte e creazioni tessili messi a punto dai più importanti artisti degli anni cinquanta.

Erano infatti quelli gli anni, all’indomani del secondo conflitto mondiale, propulsivi, creativi, sperimentali e in cui soprattutto nel settore del tessuto stampato per arredamento, si videro importanti e proficue collaborazioni tra le imprese artigiane e le piccole industrie con i famosi artisti del periodo.

Una mostra, regalo della maison Salvatore Ferragamo, che ha voluto creare un importante evento che celebrasse il felice connubio dell’Arte e della Moda, che quando si uniscono danno vita a meravigliose creazioni, perché la pittura esce dalla tela del cavalletto e invade l’arte tessile, coinvolgendo, partendo dal Museo Ferragamo come sede espositiva del nucleo centrale della mostra, importanti realtà museali fiorentine: la  Biblioteca Nazionale Centrale, la Galleria degli Uffizi, la Galleria d’Arte moderna, la Galleria del Costume di Palazzo Pitti, il Museo Marino Marini, sino all’imponente Museo del Tessuto di Prato.

Un filo rosso di mescolanze tra arte e moda che collega da Firenze, le visioni dell’artigiano Ferragamo, alla raccolta delle illustrazioni nelle riviste della moda dell’epoca, alla nascita dell’haute couture con l’affermazione della borghesia e di quando  l’alto artigianato diventa firma, all’esposizione a Prato del tessuto in chiave quotidiana, con le Triennali degli anni ’50, che secondo la curatrice della mostra presso il Museo del Tessuto di Prato, Daniela degl’Innocenti,”furono gli anni da cui si svilupperà il Made in Italy”, e di quando gli artisti e i  designer si ispirano ai grandi nomi dell’arte come Luigi Fontana, Bruno Munari, Gio’ Ponti, Ettore Sottsass.

Molto belli anche i  foulard d’autore, dei veri e propri capolavori ispirati alle opere di Edmondo Bacci, Giuseppe Capogrossi, Franco Gentilini, Roberto Crippa,e poi arazzi, tappeti, manufatti artigianali, pezzi unici di Dorazio ,Fontana, Ponti,Capogrossi e inediti nuclei di opere d’arte, messi a disposizione dall’Archivio Massimo e Sonia Cirulli, dalla Manifattura Jsa e dalla Galleria del Cavallino di Venezia. Particolarissime, per il design, le due proposte di rivestimento per la poltrona sdraio pieghevole,  P40, dell’architetto Osvaldo Borsani per Tecno, di Lucio Fontana.

Una partecipazione collaterale, quella pratese, all’esposizione del Museo Ferragamo, che fa dire con orgoglio al Presidente della Fondazione del Museo del Tessuto Francesco Marini, che non solo è naturale che una tale iniziativa coinvolga Prato per il suo connubio cultura e  tessile, ma anche perché “ancora oggi il nostro distretto rappresenta un’eccellenza in Europa e la tematica del rapporto tra arte e moda riflette perfettamente il nostro modo di fabbricare tessuti e l’industria ha ancora oggi necessità di cercare motivi d’ispirazione dall’arte” mentre  l’assessore alla cultura Simone Mangani “questa mostra è un piacere per gli occhi”.

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