Firenze – Il Ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda e il Sottosegretario Ivan Scalfarotto hanno presieduto oggi, al MISE, una riunione con la partecipazione di Confindustria e le principali associazioni del mondo produttivo sul tema della possibile istituzione di un segno distintivo per il Made in Italy sui mercati esteri. Ne dà notizia un comunicato del Mise.
L’obiettivo è consentire alle imprese che producono beni in Italia di poter apporre sulle proprie merci un contrassegno antifalsificazione contenente un segno descrittivo che assicuri al consumatore finale che il bene è originalmente ed effettivamente Made in Italy anche al fine di aiutare la produzione nazionale industriale e agroalimentare a difendersi dal cosiddetto “Italian sounding”. Il nuovo contrassegno verrebbe applicato sulle esportazioni al di fuori dell’Unione Europea.
Dalla riunione è emerso un accordo di principio sull’utilità dell’iniziativa. E’ stato quindi stabilito che nelle prossime settimane il Ministero dello Sviluppo Economico in concerto con le associazioni del mondo produttivo darà vita a un’attività di verifica approfondita delle condizioni e dei requisiti di fattibilità tecnica per le aziende all’esito della quale il MISE si riserva di avviare operativamente la fase di sperimentazione