Firenze – E’ in arrivo in questi giorni nelle tabaccherie ‘Garibaldi Il Grande’, il nuovo sigaro in edizione limitata realizzato da Manifatture Sigaro Toscano, parte del Gruppo Industriale Maccaferri che fa capo alla holding di famiglia Seci. La sua uscita festeggia i 200 anni del sigaro toscano nato nella Manifattura di Firenze nel 1815. Nel 1982, anno del centenario della morte di Garibaldi, venne presentato il sigaro Toscano Garibaldi.
Garibaldi il Grande è il primo dei prodotti che saranno lanciati nel 2015 per ricordare quell’acquazzone estivo che diede vita al sigaro italiano, nel 1815, una leggenda con 200 anni di storia. Il sigaro toscano è oggi è il più venduto d’Italia. Garibaldi Il Grande ha la stessa miscela del Garibaldi, ma con dimensioni più grandi ed una pancia più pronunciata. Attualmente il sigaro Toscano è distribuito in oltre 40 paesi (Europa, Giappone, Canada, Australia, Israele, Libano, Turchia, Russia, Argentina).
Manifatture Sigaro Toscano, del gruppo Seci, nasce nel 2006, quando il Gruppo Industriale Maccaferri acquisisce dalla British American Tobacco Italia il ramo d’azienda che produce e commercializza lo storico marchio sigaro Toscano. La società Seci dal 1949 opera in diverse aree di business attraverso le sue 7 divisioni Officine Maccaferri (ingegneria ambientale), Manifatture Sigaro Toscano (tabacco), Eridania Sadam (alimentare e agroindustria), Samp (ingegneria meccanica), Seci Real Estate (costruzioni), Seci Energia (energia) e Gnosis (biotecnologie). Il Gruppo, presieduto da Gaetano Maccaferri è presente nel mondo con 57 stabilimenti, ha chiuso il 2013 con un fatturato pari 1.205 milioni di euro.
La filiera tabacchicola, interamente autoctona, ad oggi conta circa 200 tabacchicoltori tra Toscana, Lazio, Umbria, Campania e Veneto, 1.800 addetti, un centro di raccolta (Foiano della Chiana) e 2 manifatture (Lucca e Cava dei
Tirreni). Nel 2013 la società ha chiuso i conti con un fatturato pari a 90 milioni di euro, ha prodotto 178 milioni di sigari (di cui 2 milioni fatti a mano) e ne ha venduti 13 milioni all’estero.
Sigaro toscano: la storia. Era l’agosto del 1815. Nella Manifattura di Firenze, una partita di tabacco – lasciata ad essiccare al sole estivo- venne bagnata da una pioggia improvvisa. Si decise di produrre dei sigari economici da vendere a Firenze, fu subito un grande successo: l’acqua, infatti, fece fermentare il tabacco dandogli un gusto del tutto nuovo. Nasce così il sigaro Toscano che poi entrò regolarmente in produzione dal 1818. Era invece il 1982 quando venne presentato il sigaro Toscano Garibaldi, nell’anno del centenario della morte dell’Eroe dei due mondi. Nacque da un’idea dello scrittore Mario Soldati, questi notò che il tabacco lavorato a Cava dei Tirreni era di colore più chiaro e il gusto più dolce e delicato rispetto ai sigari prodotti in Toscana, consigliò così di realizzare un nuovo sigaro.