Arno ’50 e vigili del fuoco, il personale diserta la festa

 

Firenze – “La Caporetto della dirigenza fiorentina e toscana dei vigili del fuoco”. E’ con una durissima nota che i vigili del fuoco annunciano la loro volontà di disertare l’appuntamento del 18 e 19 ottobre, dedicato alla ricorrenza del cinquantenario dell’alluvione di Firenze. Appuntamento che vede il Corpo Nazionale, attraverso la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Toscana ed il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Firenze, rievocare il tragico evento che coinvolse la città di Firenze e che impegnò fortemente i Vigili del Fuoco di Firenze e dell’Italia tutta.

E non è che la diserzione avvenga per poca sensibilità all’evento, anzi: “Una manifestazione attesa, un evento a cui avremmo voluto essere presenti per commemorare quei momenti di sofferenza della città, quei momenti di faticoso impegno dei nostri colleghi, amici che allora affrontarono con coraggio ed abnegazione – si legge nella nota diffusa dai vigili del fuoco, nota, come tengono a precisare, “trasversale” e condivisa – alluvionati tra gli alluvionati, impegnati nei soccorsi con i mezzi, gommoni e battelli, recuperati nella sede allagata”.

E allora, perché la protesta? Un atto forte, spiega il personale, “verso una dirigenza arroccata nel proprio essere auto referenziale, sorda alle esigenze di chi, giornalmente, si espone per portare soccorso alla popolazione” dicono gli operatori. Ma ecco la spiegazione direttamente dalla penna dei vigili del fuoco fiorentini, ricordando che si era ventilato il tentativo di “rendere finalmente il Comando Provinciale di Firenze un posto vivibile. Molte erano le istanze che necessitavano una risposta: la sede centrale fatiscente, la porta di uscita dei camion senza apertura automatica per mesi (per gli interventi si doveva scendere dal camion, aprire, attendere l’ uscita del mezzo, chiudere il portone e poi risalire per andare sull’intervento).

Mezzi vetusti, malridotti, in numero tale da non garantire neanche il normale servizio di tutte le sedi del comando. Causa rotture a raffica ci sono stati mandati camion in sostituzione persino da Rovigo e Belluno. I veicoli pesanti “piccoli”, da città, risalgono agli anni dal 1997 al 2000, usati sempre al limite sono alla fine del ciclo di vita, anzi oltre, necessitano di rianimazioni costanti, vedono più il meccanico che i garage di caserma. Per i prossimi tre anni non ci sono prospettive di alcunché di nuovo, dichiarazione dello stesso (nuovo) dirigente” su cui erano state riposte le aspettative di cambiamento.

“Al personale assegnato presso un ufficio territoriale, per ovviare alle carenze organizzative, viene chiesto di spostarsi quotidianamente tra le sedi del comando. Per i trasferimenti, in cui si trasportano i materiali necessari all’ operatività, non viene riconosciuto il lavoro straordinario dobbiamo utilizzare una vettura del comando (quando c’ è) guidare trasportando attrezzature di soccorso aggratis”.

Ma l’aspetto forse più inquietante per il comune cittadino è il seguente, oltre alla gravità dei punti sopra elencati: “Non ci sono soldi per finanziare l’ addestramento necessario per mantenere l’ operatività specifica e quindi, o il personale partecipa gratis alla formazione o non la fa – scrive il personale impeganto in prima linea nel servizio – emblematico il caso del nucleo batteriologico, chimico e radioattività che da mesi non effettua le 18 ore di retraining obbligatorie mensili ma….. giornalmente è chiamato a rivestire il ruolo, con le evidenti difficoltà. Agli altri nuclei non va certo meglio”.

Di fronte a ciò, i vigili del fuoco hanno anche scoperto un altro aspetto: “Scopriamo che per l’ evento ARNO 50, una vetrina per chiunque, una passerella per i nostri dirigenti, onde evitare che i lavoratori si astenessero, vengono trovati i soldi per pagare gli straordinari di chi partecipa”.

Come, se non ci sono i soldi per mantenere “i minimi di sicurezza nell’operatività”..? …
“Per questo abbiamo detto no – conclude la nota – no a loro ed alla loro elemosina. Il personale unito, senza alcuna egida sindacale, ha disertato compatto, i nostri dirigenti stanno ridimensionando le manifestazioni previste per cercare di ridurre l’ effetto “figuraccia”. Se qualcuno del personale parteciperà alla manifestazione, sarà probabilmente personale precario, non la vera colonna portante del soccorso: il personale Permanente, i professionisti.

Per la prima volta – conclude e sottolinea la nota – nella storia della nostra Firenze, il personale tutto, senza alcuna egida sindacale, ha deciso di disertare questo importante appuntamento, a malincuore, ma è l’ unico modo per fare giungere la voce della nostra sofferenza alla cittadinanza, sofferenza strutturale, si sa, per i corpi dello stato, aggravata e molto, nel nostro caso da una incapacità dirigenziale che è riuscita a minare il morale del personale inducendolo ad una scelta così estrema”.

La protesta spontanea dei vigili del fuoco fiorentini ha sollevato la solidarietà e l’appoggio dell’Usb Vigili del Fuoco fiorentina, che rincara: “ Questa organizzazione sindacale condivide, fa propria, rivendica l’opposizione dei lavoratori Vigilfuoco Fiorentini e Toscani che non vogliono essere presi in giro ancora una volta dai dirigenti locali e nazionali”.

“Adesso scopriamo – continua la nota – che nonostante non ci siano risorse per gli automezzi, per le sedi di servizio, per l’addestramento, per gli straordinari, per le missioni, per l’equipaggiamento, per le normali manutenzioni, nemmeno per cambiare le lampadine, abbiamo invece risorse da impiegare per una bella passerella nel centro di Firenze dove possono sfilare i vertici del CNVVF e, perché no, politici locali e nazionali, che si ricordano dei Vigili del Fuoco con elogi e medaglie, solo in queste occasioni. Dimenticando tutto il resto dell’anno, quando i lavoratori VVF viaggiano su automezzi rattoppati e insicuri di 25-40 anni, quando vanno in sostituzione nelle sedi senza veder pagato le ore straordinarie di lavoro, con il contratto e stipendi fermi al 2009, senza assicurazione INAIL, esposti ad amianto ma non in categoria lavori usuranti, con un esercito di precari, organici ridotti. E possiamo continuare con la Regione, il 2% delle risorse spese per l’antincendio boschivo ai VVF (290 mila € su 11 Mln), nessuna convenzione per i trasporti regionali, nessuna convenzione per elisoccorso, nessun contributo per acquisto automezzi, niente”.

“Vogliamo quindi festeggiare che cosa? – conclude la nota sindacale – Volete che facciamo le parate per chi? USB VVF Toscana esprime la solidarietà alla iniziativa spontanea del personale vigile del fuoco di Firenze che ha deciso di non partecipare liberi dal servizio alla commemorazione del cinquantenario dell’alluvione”.

 

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