Arezzo – Erano ladri professionisti, perennemente in trasferta, e per questo difficili da intercettare ma stamattina in provincia di Roma i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Arezzo, con l’ausilio dei Carabinieri di Frascati hanno arrestato tre persone ritenute gravemente indiziati di aver compiuto furti in negozi specializzati di telefonia e materiale elettronico in varie province della Toscana e nel Lazio, ed in particolare quello realizzato all’”Unieuro” di Arezzo nel mese di marzo scorso, altri due ad Orbetello (GR) ed a Formello (RM), nei successivi mesi di aprile e maggio. Un quarto indiziato è rimasto irreperibile.
I militari hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. del Tribunale di Arezzo. I tre soggetti, tutti di nazionalità rumena e domiciliati a Roma, utilizzavano il medesimo “modus operandi” nel compiere i suddetti furti: dopo aver effettuato approfonditi sopralluoghi nei giorni precedenti, durante la notte del colpo partivano da Roma e, raggiunto l’obiettivo, si introducevano nei negozi “perforando” gli accessi mediante l’utilizzo di fiamme ossidriche e torce frontali.
Nell’occasione del furto compiuto in Arezzo, i malfattori si impossessavano di numerosi smartphone, tablet, macchine fotografiche e altro materiale elettronico per un valore complessivo di oltre euro 45.000.
Le indagini sono state condotte mediante attività tecniche e tradizionali metodi investigativi, hanno consentito di appurare come gli autori, nei giorni successivi a quello del furto, utilizzavano i medesimi ”smartphone”rubati inserendovi schede “sim” intestate a nominativi fittizi. La merce asportata durante i colpi veniva poi rivenduta a basso costo ad altre persone (tredici in tutto tra le quali un avvocato della provincia di Caserta)che, consapevoli dell’illecita provenienza della merce, sono state indagate in stato di libertà per il reato di “ricettazione”, in quanto acquistavano e riutilizzavano gli apparecchi telefonici, provento dei vari furti.