Coinvolto venerdì in un grave incidente stradale, travolto da un’auto mentre si trovava in sella alla sua moto, Baldi non ce l’ha fatta ed è spirato lasciando attonito il mondo politico aretino. Tanto che le feste di chiusura di campagna elettorale previste venerdì sera si sono svolte in modo molto sobrio. Bandiere del Comune listate a lutto, mentre la sala del Consiglio è stata messa a disposizione per la camera ardente. Nato il 22 febbraio del 1957, Stefano Baldi è stato per anni un commerciante molto noto in città per aver gestito il bar del parco Giotto. Gestiva il Palazzetto dello sport dove coltivava un’altra sua grande passione: il basket. Aveva infatti fondato la società Free Basket . In consiglio comunale entrò nel 2004 facendo parte di varie commissioni consiliari, tra le quali assetto del territorio e ambiente, sanità, personale e organizzazione, e della Conferenza dei capigruppo. “Rispettato e apprezzato per le sue capacità e per la simpatia che in maniera assolutamente naturale sapeva ispirare – ricorda l’Amministrazione comunale – era portato ad essere un “costruttore” e non un “demolitore” di ponti, non è mai andato sopra le righe e mai ha usato quei contenuti e quei toni “cattivi” che spesso segnano il confronto politico. Sapeva essere ironico e, soprattutto, autoironico. Orientato più al dubbio e alla ricerca che ai pregiudizi e alle certezze”. Baldi era capolista di “Città di tutt”, a sostegno del sindaco uscente e ricandidato per il Pd Giuseppe Fanfani. Ai funerali sarà presente il Gonfalone dell’Amministrazione comunale di Arezzo.