Aree SIN, M5S chiede di rendere noti i dati degli studi epidemiologici

Firenze –  La consigliera regionale Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, ha depositato un’interrogazione per ottenere chiarimenti in merito ai tempi e allo stato di avanzamento della redazione dell’approfondimento epidemiologico sullo stato di salute dei residenti toscani in prossimità di aree SIN (Siti di Interesse Nazionale). Galletti ha posto l’accento sulla necessità di conoscere, con urgenza, la tempistica prevista per la pubblicazione dei risultati dell’indagine e sulla richiesta di assicurare un’ampia divulgazione dei dati raccolti alla cittadinanza.
“Nel 2019 il V rapporto SENTIERI, uno studio epidemiologico nazionale pubblicato dalla Rivista dell’Associazione italiana di Epidemiologia, aveva evidenziato dati allarmanti sui Siti di Interesse Nazionale (SIN) presenti sul territorio toscano. Aree in cui, secondo lo Stato, sono necessarie bonifiche urgenti in quanto si registrano emissioni di sostanze nocive da stabilimenti chimici industriali ancora in funzione o chiusi anche da oltre 30 anni, e che rappresentano un grave pericolo per la salute e l’ambiente”.

“Secondo i risultati del rapporto SENTIERI nel SIN di Massa Carrara sono diverse le situazioni da attenzionare: le industrie, tra cui farmaceutica, petrolchimica, siderurgica e portuale; oltre a problemi di amianto, discariche e inceneritori. La mortalità generale nel sito è superiore alla media per entrambi i generi, con una maggiore incidenza di tumori del fegato. Negli uomini, ci sono anche maggiori tassi di mortalità per tumori allo stomaco, ai polmoni e alla pleura, mentre nelle donne ci sono maggiori tassi di mortalità per tumori del tessuto linfoematopoietico e il linfoma non Hodgkin. Inoltre, gli uomini hanno un maggior rischio di malattie respiratorie, comprese le malattie croniche, e di pneumoconiosi. Ci sono anche maggiori tassi di mortalità per cirrosi, altre malattie croniche del fegato”.

“In virtù di questo quadro preoccupante la Regione, per tramite del CoReAS (Comitato regionale Ambiente e Salute), aveva avviato un progetto per raccogliere ed elaborare dati di maggior dettaglio, al fine di comprendere meglio la situazione e proteggere la salute dei residenti nell’area. I risultati di questo lavoro sarebbero stati poi pubblicati in un sito web dedicato e diffusi attraverso varie modalità per coinvolgere i cittadini interessati. Tuttavia, a causa dell’emergenza sanitaria del 2020 e di problemi successivi nella gestione della privacy dei dati il processo si è interrotto. Attualmente, non sappiamo se il processo di raccolta ed elaborazione dei dati sia effettivamente ripreso. L’assessore alla Salute Simone Bezzini ha fornito l’ultima informazione in merito durante una seduta in Aula, sempre dietro nostra sollecitazione, precisando che i tavoli di lavoro con il Data Protection Officer (DPO) della Regione Toscana e degli altri enti coinvolti, si sarebbero conclusi nel giugno del 2022; tuttavia da quel momento in poi non sono state fornite ulteriori notizie sulla questione.”

“Crediamo che il tema sia di estrema importanza per i cittadini, i quali sicuramente hanno il diritto di conoscere in modo approfondito i dati riguardanti lo stato di salute dei residenti nelle zone esposte: oltre 350.000 toscani, rappresentanti circa il 10% della popolazione regionale. Chiediamo dunque alla Giunta toscana di fornire i dovuti chiarimenti, rispondendo nel merito dell’interrogazione presentata e raccontando in Aula lo stato di avanzamento dei lavori del CoReAS e i tempi previsti per la divulgazione dei risultati all’intera cittadinanza, al fine di garantire trasparenza e tutela della salute pubblica.”

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