La costruzione della cosiddetta “area vasta” è argomento al centro della discussione pubblica da diversi anni, purtroppo senza una effettiva e decisiva risposta infrastrutturale ed istituzionale.
Perché prima di volare troppo alto, sarebbe opportuno controllare che il salotto di casa fosse non solo accogliente, ma prima di tutto in ordine.
Omettere “problematicità” come quelle conseguenti al crac delle Fiere e all’inchiesta Aemilia è inquietante, tanto come l’assenza di un progetto istituzionale coerente sul riordino delle Province.
Mentre stando a questioni più stringenti dell’area nord, la soluzione ai furti nel parcheggio della stazione mediopadana non è la loro messa a pagamento, così come la questione della sua accessibilità non sta nell’insistere con la proposta di un casello autostradale dedicato.
Quando il segretario provinciale del PD afferma la necessità che la politica stia “al passo” dovrebbe assumersi anche l’impegno di raccomandare una risposta definitiva sull’interramento dell’elettrodotto tav tra Crostolo e Rodano e sul completamento del sottopasso di via Nobel, visto che da dieci anni giacciono oltre cinque milioni di euro presso RFI: Costa dia la sveglia al Comune di Reggio, al Sindaco ed ai suoi tanti e strapagati Dirigenti.
Senza dimenticare altre questioni come il depuratore di Mancasale ed il tema più generale della riqualificazione e messa in sicurezza della zona industriale.
L’attrattività di una città che vuole candidarsi al centro della sua area vasta si concretizza solo risolvendo le annose questioni irrisolte non con nuove chiacchiere o promesse.