Firenze – La provincia di Firenze registra, nel primo semestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2016 e in controtendenza con la situazione nazionale, un calo degli incidenti stradali: meno 30% di incidenti mortali (-29,4% le persone decedute), meno incidenti con feriti (-2,6%) e calo del numero delle persone infortunate (-3,2%).
E’ questo l’aspetto più rilevante che emerge dal report 2017 curato dall’Osservatorio della Prefettura, che da tempo esamina gli incidenti stradali rilevando i dati per mese, giorno della settimana e fasce orarie e comparandoli con quelli del quinquennio precedente, in modo da offrire una fotografia molto accurata del fenomeno. Un lavoro che oggi ha costituito la base della riflessione congiunta che il prefetto Alessio Giuffrida ha voluto fare con Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Provinciale, Polizie Municipali e Anas, anche alla luce della circolare con la quale il Ministro Minniti ha inteso dare un rinnovato impulso alle strategie di prevenzione e contrasto.
“I buoni risultati della nostra provincia – ha detto il prefetto Alessio Giuffrida – non devono farci abbassare la guardia. Perché se il dato percentuale rispecchia l’andamento favorevole del fenomeno, il dato assoluto sulle vittime dà la misura di una realtà sempre molto preoccupante”. Nel primo semestre del 2017, sono state infatti 24 le persone decedute in 23 incidenti mortali e ben 3.158 le persone ferite in 2.490 sinistri.
Grazie alla rilevazione dell’Osservatorio, ai dati forniti dal dirigente della sezione di Polizia Stradale di Firenze, Carmine Tabarro, e all’analisi delle violazioni che hanno comportato la sospensione della patente, il tavolo ha individuato le principali cause di incidente.
Se si segnalano alcuni aspetti di tipo tecnico (come la segnaletica non adeguata o le caratteristiche infrastrutturali delle vie di comunicazione), è il “fattore umano” a costituire il maggior imputato: eccesso di velocità, uso del telefono al volante, guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, mancato utilizzo del casco, delle cinture e dei seggiolini per i bambini, assenza di revisione dei veicoli. Inoltre, nel settore dell’autotrasporto, numerosissimi sono stati gli accertamenti del mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo, condotte che tanto incidono sulla sicurezza stradale.
Fra le azioni che è stato deciso intraprendere per fronteggiare la situazione, quella di incrementare i controlli congiunti rendendoli più strutturati e ramificati, accrescendo così il presidio del territorio per sviluppare anche un effetto deterrente. Il progetto partirà in via sperimentale sugli assi viari dell’area metropolitana fiorentina e vedrà l’estensione dei servizi coordinati tra le componenti di polizia, che programmeranno insieme quale tipo di controllo effettuare di volta in volta e la cadenza degli interventi. Ciò consentirà anche di mettere a fattor comune le risorse organiche e le strumentazioni in dotazione.
E’ stato poi deciso di avviare una ricognizione degli autovelox presenti sul territorio, tenendo conto delle nuove istruzioni ministeriali: i dispositivi dovrebbero essere collegati all’incidentalità e giustificati dalla sicurezza stradale, consentire riprese frontali (con oscuramento dell’abitacolo), controllare contemporaneamente entrambe le carreggiate ed essere ben segnalati.