Due mostre alla scoperta dell’Archivio storico delle ex Officine Reggiane, tra materiali inediti, documentazioni storiche e testimonianze che confermano l’evoluzione tecnologica, economica e sociale di questa realtà che continua a migliorare la città, anno dopo anno.
L’iniziativa “Archivio Storico Officine Reggiane – Cap. 3”, ossia la terza edizione dopo quelle svolte nel 2014-2015 e 2017-2018, proseguirà ininterrottamente fino al 27 marzo 2022 concretizzandosi nella realizzazione di due mostre allestite presso lo Spazio Gerra, in Piazza XXV aprile, e al Tecnopolo, in Piazzale Europa. L’iniziativa, oltre a proporre contributi essenziali per creare parallelismi di carattere storico, sociale e tecnologico con altre industrie del secolo scorso, offre un percorso espositivo di questo luogo, sede della memoria di una delle più grandi industrie italiane del periodo compreso fra le due guerre mondiali, arricchito da incontri pubblici e sezioni grafiche, fotografiche e documentali che presentano una sintesi del lavoro svolto negli ultimi tre anni nel progetto di salvaguardia, recupero e valorizzazione di questo fondo.
Archivio Storico Officine Reggiane-Cap. 3 rientra nel progetto di Spazio Gerra “Cultura Circolare” e si presenta come primo tentativo cittadino di realizzare un’esposizione a basso impatto ambientale, utilizzando materiali recuperati da altre mostre e compensando le emissioni di CO2. Quanti parteciperanno alle iniziative in programma saranno inoltre invitati a versare un piccolo contributo destinato a finanziare processi di riforestazione, in collaborazione con PhorestaOnlus.
Lo Spazio Gerra, sede espositiva principale che si sviluppa su quattro livelli e nella piazzetta esterna, propone l’evoluzione grafica di loghi e strumenti di comunicazione aziendale attraverso oggetti e cataloghi, pubblicità o stampati di diverso tipo. L’analisi di questi materiali ha permesso di approfondire la storia della comunicazione, del design, della grafica aziendale e le relative tecniche di stampa in un allestimento che mira a contestualizzare e ad attualizzarne il valore.
Tra le oltre 29mila immagini conservate nei vari fondi, sono ancora centinaia quelle che verranno digitalizzate nei prossimi mesi e messe a disposizione della fruizione collettiva nel sito della Fototeca della Biblioteca Panizzi. Il nucleo centrale dell’esposizione si realizza invece in una selezione di numerose immagine inedite contenute, appunto, nell’Archivio fotografico delle Officine Reggiane, proposto grazie ai fondi dell’azienda, di Renato Losi e di Mario Renzo Vaiani, che raccontano gli ambienti di lavoro e di socialità che caratterizzavano la fabbrica.
La seconda sede dell’Archivio è il Tecnopolo, all’interno dell’area ex Reggiane, dove oggetti e documenti sono ritornati temporaneamente nel luogo di provenienza per mettere in relazione la memoria del lavoro e le sfide del presente.
Grazie alla collaborazione con il Gavs, Gruppo amici dei velivoli storici di Reggio Emilia, si possono ammirare pezzi restaurati legati alla sezione Avio delle Reggiane, con un percorso espositivo arricchito da un apparato documentale ed esplicativo che contestualizza gli oggetti attraverso disegni tecnici, fotografie, video e documenti provenienti dall’archivio.
Alle due sedi ufficiali se ne affianca poi anche una terza, il Circolo Anarchico Camillo Berneri (via don G. Minzoni, 1/D, Reggio Emilia), dove sono esposti pezzi di eccezionale valore storico, politico e sociale.
Non mancheranno anche incontri, conferenze, presentazioni di libri, visite guidate e laboratori per bambini e ragazzi da dicembre a marzo 2022.
La terza edizione di Archivio Storico Officine Reggiane è promossa da Comune di Reggio Emilia, Iren, Biblioteca Panizzi, Istoreco, Stu “Reggiane”, Spazio Gerra e UniMoRe, con il contributo di Regione Emilia-Romagna e Unindustria, in collaborazione con la Fondazione Isec di Sesto San Giovanni (MI) e la Fondazione Dalmine (Bergamo), Cgil, Gavs e Safre di Reggio Emilia, con partner PhorestaOnlus.
“Una storia del passato che guarda al futuro, in un posto designato alla contemporaneità – ha affermato Annalisa Rabitti, assessora alla cultura e marketing territoriale, durante la conferenza stampa di presentazione del programma -. Una mostra significativa, che parla alle persone: in queste immagini possiamo vedere la vita quotidiana di operai ed operaie che ci raccontano una realtà ancora attuale, fatta di legami e relazioni con le Officine Reggiane, nella storia della città”.
“E’ la terza puntata di una sfida iniziata anni fa: salvare un archivio e la sua funzione documentale, trasformandola in qualcosa di unico, dedicato a tutti – ha continuato Arturo Bertoldi, presidente di Istoreco– Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia -. Le Reggiane stanno diventando patrimonio di tutta la città e i reggiani stanno imparando a conoscere le proprie radici, storie di amici e parenti antenati, racconti di vita del nostro territorio. Vogliamo inquadrare le Reggiane come organismi autosufficienti, aggiungendo materiale e informazioni negli anni, danzando a tempo con la crescita della città”.
“Oltre 26mila fotografie compongono il patrimonio archivistico di questa mostra, esito del lavoro fatto sul fondo fotografico delle Officine Reggiane, di cui circa 15mila immagini catalogate e in parte digitalizzate per essere consultabili anche online nell’archivio digitale delle Reggiane stesse – ha sottolineato il coordinatore del progetto di valorizzazione dell’archivio storico delle Officine, Giordano Gasparini -. Si ringrazia Iren per il ruolo importante che ha investito per la realizzazione di questo lavoro di catalogazione”.
“Il progetto del Parco Innovazione è legato alla storia delle Reggiane: la città si sta riappropriando di uno spazio che si era perso, trasformandolo in qualcosa di straordinario valore –ha proseguito Luca Torri, amministratore delegato Stu Reggiane -. Abbiamo un’importante responsabilità verso questa storia, sia ridando un respiro nuovo a quest’ambiente, innovandolo, sia esaltandone e valorizzandone la memoria: traghettiamo quest’area verso il futuro tenendo i piedi ancorati alla storia”.
“Archivio Storico Officine Reggiane – Cap. 3 è ospitato da ben tre grandi realtà, e questa è già una dimostrazione dell’importanza della mostra – ha aggiunto Stefania Carretti di Spazio Gerra -. Il progetto dedicato alle Reggiane nasce dalla collaborazione con numerosi soggetti che hanno lavorato insieme, non solo a livello locale, ricordando a tal proposito la Fondazione Isec – Istituto per la Storia dell’Età Contemporanea (Sesto San Giovanni) e la Fondazione Dalmine (Bergamo)”.
“Bisogna ricordare anche l’importanza dei recuperi di alcuni pezzi restaurati di grandi dimensioni in mostra al Tecnopolo – ha concluso lo storico Massimo Storchi -. I reperti sono per lo più legati alla sezione Avio delle Reggiane, tra cui un piano stabilizzatore di un Re2000 e la coda del trimotore Savoia Marchetti Sm 79, oltre ad alcune centine alari originali: dei veri e propri gioielli storici”.
Per info:
Spazio Gerra tel. 0522 585654; mailspaziogerra@comune.re.it
Orari di apertura:
Spazio Gerra dal venerdì alla domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (chiuso sabato 25 dicembre, venerdì 31 dicembre nel pomeriggio e la mattina del 1° gennaio 2022);
Tecnopolo dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato fino alle 19 (chiuso sabato 25 dicembre e sabato 1° gennaio).